Modella sfigurata dalle cure anti-cancro, il fidanzato la lascia via Fb prima delle nozze

Modella sfigurata dalle cure anti-cancro, il fidanzato la lascia via Fb prima delle nozze
Modella sfigurata dalle cure anti-cancro, il fidanzato la lascia via Fb prima delle nozze
di Federica Macagnone
Martedì 22 Gennaio 2019, 18:46 - Ultimo agg. 20:33
4 Minuti di Lettura

A 21 anni Emily sembrava lanciata verso un futuro radioso: era bella, desiderata, indipendente, lavorava come modella e come manager di un bar, aveva un fidanzato, Jamie, con il quale stava pianificando il matrimonio. Poi, in un attimo, la vita si è ripresa tutto quello che le aveva dato fino a quel momento: a febbraio 2016 le fu diagnosticato un astrocitoma, un tumore al cervello che secondo i medici non le lasciava alcuna speranza di sopravvivenza. Da quel momento in poi, un calvario: la paura costante di morire da un istante all'altro, terapie pesantissime che l'hanno fatta ingrassare di 30 chili, interventi chirurgici. E, come se non bastasse, un fidanzato che ha avuto il coraggio di lasciarla una settimana prima del matrimonio che avevano fissato per marzo 2017, prima che fosse troppo tardi: lo stesso fidanzato che sembrava non poter vivere senza di lei quando Emily era bellissima, in piena salute e desiderata da tutti, senza un briciolo di dignità e senza avere il coraggio di guardarla negli occhi, l'ha abbandonata con un messaggio via Facebook nel momento più duro e impietoso della sua vita, quando era ormai devastata dalle terapie e impaurita dalla malattia. 

Sfidando ogni logica e sovvertendo i pronostici dei medici, però, Emily Nicholson, 24enne di York, in Gran Bretagna, emigrata in Australia con la famiglia nel 2012, è ancora viva. E non dimentica. Nonostante la malattia, lei e Jamie Smith, suo coetaneo, avevano deciso di sposarsi nell'agosto 2016, pochi mesi dopo aver avuto la terribile diagnosi che le dava poco più di un anno di vita, ma poi avevano dovuto rinviare a marzo dell'anno successivo per via di un intervento chirurgico a cui la ragazza doveva sottoporsi. E avevano comunque anche ipotizzato di far congelare gli ovuli di Emily per un'eventuale fecondazione assistita qualora fosse miracolosamente guarita. Poi, all'improvviso, la doccia gelata: quel messaggio via Facebook con cui Jamie le comunicava di volerla lasciare perché da tempo non la amava più.

«E 'stato orrendo - racconta Emily - Ha chiarito in poche parole che in realtà non mi amava. E io ho capito subito che il motivo era la mia trasformazione fisica, la mia malattia. Ora non provo più nulla per lui, mi fa male quello che è successo, ma ormai  non ha più senso arrabbiarsi per questo. Mi diceva di amarmi, che voleva costruire qualcosa con me nel poco tempo che ci era stato concesso: poi, però, quando mi sono ammalata e sono ingrassata non gli sono piaciuta più. Mi dicono che sono stata molto forte nell'affrontare tutto questo: ma d'altra parte che alternative avevo? Nessuna. Dovevo essere forte per forza e andare avanti». 

«Emily stava bene - racconta la madre di Emily, Joanne Nicholson, 51 anni - aveva la sua casa e un buon lavoro, era vivace, amante del divertimento e un po' selvaggia. È sempre stata una grande lavoratrice, stava sbocciando, amava la vita. Poi ha cominciato ad avere crisi epilettiche, ma pensavamo solo che fosse stress perché lavorava molto. Quando i medici ci hanno dato la diagnosi il mondo ci è crollato addosso. Per quanto riguarda Jamie posso dire che era adorabile, gentile. Non riesco a odiarlo: la situazione che si è creata è stata troppo forte per lui, semplicemente non ha retto».

Ora Emily è tornata nel Regno Unito con tutta la famiglia e continua la sua battaglia per la vita che secondo i medici avrebbe dovuto perdere già da un pezzo: la speranza le ha fatto superare mille prove e lei, che continua a lottare, ha creato una pagina GoFundMe per raccogliere fondi sufficienti che le consentano di avere accesso al vaccino pionieristico dell'immunoterapia che costerà 30mila sterline.

© RIPRODUZIONE RISERVATA