#Russia: People evacuated from 10 #Moscow shopping malls over threat of explosion pic.twitter.com/WRfYvtocru
— Ali Özkök - علي أزكوك (@Ozkok_) 28 novembre 2018
«I servizi operativi hanno ricevuto notizia di minacce bomba in oltre dieci centri commerciali. Diverse migliaia di persone sono state evacuate dagli edifici», ha affermato la fonte. Tra i centri presi di mira figurano quelli di Tsvetnoi, Atrium e Megapolis (Metropolis). Notizie diffuse precedentemente parlavano di minacce di esplosioni nel centro Kapitoly sulla Sheremetyevskaya a Mosca e nel Gorbushkin Dvor, dove sono stati fatti allontanare clienti e personale. I centri sono ora oggetto di perquisizioni ad opera di squadre di agenti e di unità cinofile. Evacuata anche una stazione.
A railway station and 12 shopping malls in #Moscow were evacuated on Wednesday after anonymous tip-offs were called in about bomb threats, the RIA news agency reported, citing emergency services.https://t.co/E9NhSSmN8p
— Al Arabiya English (@AlArabiya_Eng) 28 novembre 2018
Nessun ordigno ritrovato. In nessuno dei siti coinvolti sono stati trovati ordigni esplosivi.
Lo dicono fonti dei servizi di emergenza alla Tass. I centri commerciali di Mosca colpiti dal 'terrorismo telefonicò - dilagato in tutto il Paese l'anno scorso provocando l'evacuazione di oltre 2 milioni di persone - sono saliti a 14. In tutto, riporta Interfax, sono state evacuate 6mila persone. Le ferrovie russe invece smentiscono che sia stata evacuata la stazione Kievskaya, nel centro della capitale, come invece riportato da alcuni media. In nessun caso, degli oltre 4000 registrati l'anno passato, gli allarmi bomba si sono poi rivelati reali. Le autorità, ad ogni modo, prendono seriamente le telefonate anonime e procedono con i controlli delle unità cinofile. L'FSB, i servizi di sicurezza interni, l'anno scorso aveva annunciato di aver individuato l'origine delle telefonate in Siria, Turchia e Ucraina. E anche oggi - sostengono fonti a Ria Novosti - le chiamate sarebbero partite «dall'estero».