Brasile, barca abusiva con 83 persone affonda nel fiume: almeno 18 morti

Motoscafo abusivo affonda, almeno 18 morti
Motoscafo abusivo affonda, almeno 18 morti
di Marta Ferraro
Domenica 11 Settembre 2022, 17:14 - Ultimo agg. 12 Settembre, 20:13
2 Minuti di Lettura

Un motoscafo abusivo è affondato nei pressi dell'isola di Cotijuba, in Brasile. A bordo c'erano almeno 83 persone. Non ci sono al momento dati ufficiali sul numero delle persone scomparse, come rende noto G1.
Dolore e angoscia hanno coinvolto le famiglie delle vittime e dei dispersi nella tragedia che ha ucciso almeno 18 persone, nei pressi dell'isola di Cotijuba, a Belém.


Secondo il Segretariato per la sicurezza del Pará, sull'imbarcazione c'erano almeno 83 persone, 65 sono state salvate, mentre non ci sono dati ufficiali sul numero di persone scomparse.
Il pescatore Antônio Gomes porta sul corpo i segni della tragedia nella quale è rimasto coinvolto. È uno dei sopravvissuti e racconta di essere ancora sotto shock.

Sul caso, oltre alla Marina, indaga anche la Polizia Civile. Secondo i testimoni, il responsabile della nave sarebbe sopravvissuto, ma la polizia non lo ha ancora individuato.

Il trasporto fluviale che serve l'arcipelago di Marajó è da decenni oggetto di denunce, poiché è caratterizzato da frequenti guasti, incendi, precarietà. Uno dei naufragi più noti avvenne nel luglio 1988, quando la nave Arari affondò al largo dell'isola di Onças. Nell'incidente morirono circa 30 persone.

Questa volta, il motoscafo carico di passeggeri, compresi bambini e anziani, è affondato al largo dell'isola di Cotijuba a Belém. L'imbarcazione ha lasciato Cachoeira do Arari, nell'arcipelago di Marajó, diretto a Belém e non disponeva dell'autorizzazione al trasporto interurbano di passeggeri e è dunque partita da un porto clandestino, secondo quanto afferma l'Agenzia per la regolazione e il controllo dei servizi pubblici dello Stato di Pará, che aveva già notificato alla compagnia tre volte, nel solo mese di agosto.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA