Multa record a Vodafone in Spagna: oltre 8 milioni di euro; violanzione protezione dei dati personali

Multa record a Vodafone in Spagna: oltre 8 milioni di euro per aver violato la legge sulla protezione dei dati personali
Multa record a Vodafone in Spagna: oltre 8 milioni di euro per aver violato la legge sulla protezione dei dati personali
di Marta Ferraro
Venerdì 12 Marzo 2021, 20:37 - Ultimo agg. 21:35
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L'Agenzia spagnola per la protezione dei dati, Aepd, ha imposto una sanzione di oltre 8 milioni di euro alla società britannica Vodafone dopo aver ricevuto quasi 200 reclami tra il 2018 e il 2020. Questa è la sanzione più alta che questo organismo abbia mai stabilito, superando i sei milioni di euro che ha imposto a CaixaBank lo scorso gennaio.

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Secondo i media locali che citano quanto riportato sul sito dell'Aepd, l'azienda ha commesso gravi violazioni della norma che limita l'uso dei dati personali per le campagne pubblicitarie. Inoltre, secondo l'ente, Vodafone non ha spiegato il motivo per cui gli eventi denunciati continuano a verificarsi, né ha indicato l'origine dei dati corrispondenti al numero della linea telefonica o all'indirizzo di posta elettronica, né ha chiarito il motivo per cui gli utenti che non lo hanno richiesto ricevono azioni di marketing.

In totale, l'Aepd ha inflitto quattro multe a Vodafone. Due per un importo di 6 milioni di euro complessivamente, per due violazioni del Regolamento generale sulla protezione dei dati; un'altra multa di 150mila euro, per la violazione della Legge sui servizi della società dell'informazione e del commercio elettronico e l'ultima di 2 milioni di euro, per aver violato la Legge generale sulle telecomunicazioni. Inoltre, l'organismo di regolamentazione spagnolo impone alla società britannica l'obbligo di adeguare le proprie azioni in termini di legislazione sulla protezione dei dati entro un periodo massimo di sei mesi.

L'indagine è iniziata lo scorso anno dopo aver ricevuto 191 denunce in due anni, anche se alla fine sono state considerate 162 pratiche, che si sono concluse con questa storica sanzione.

Da parte sua, Vodafone ha annunciato che presenterà un ricorso all'Aepd e che, in caso di esito negativo, presenterà ricorso amministrativo dinanzi all'Alta Corte Nazionale.

La multinazionale sostiene che l'importo della sanzione proposta è sproporzionato e che le viene imputata una responsabilità che non le corrisponde.

Quest'ultimo si scontra con l'interpretazione dell'ente pubblico, il quale sostiene come fatto comprovato che Vodafone è responsabile del trattamento dei dati personali svolto per suo conto nelle azioni di marketing tramite telefonate, sms ed email. 

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