Nato, No fly zone sull'Ucraina? L'ex comandante Stavridis: «Rischio escalation, ma non abbiamo scelta»

Nato, ipotesi No fly zone sull'Ucraina? L'ex comandante Stavridis: «Rischio escalation, ma non abbiamo scelta»
Nato, ipotesi No fly zone sull'Ucraina? L'ex comandante Stavridis: «Rischio escalation, ma non abbiamo scelta»
Simone Pierinidi Simone Pierini
Martedì 11 Ottobre 2022, 09:32 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 07:26
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Torna l'ipotesi di una No fly zone sull'Ucraina. La possibilità di creare uno spazio off limits sui cieli di Kiev torna in auge dopo la dura risposta di Putin all'attacco sul ponte di Kerch. A parlarne è l'ex comandante supremo alleato della Nato James Stavridis che ha affermato come i recenti attacchi in Ucraina potrebbero costringere le forze occidentali a imporre una No fly zone sul paese. Questo però aprirebbe scenari rischiosi, alimentando un'escalation che tutta l'Europa teme, con lo spettro delle armi nucleari che aleggia tra Mosca e Washington

La risposta di Putin al ponte di Kerch  

In un tweet pubblicato lunedì, Stavridis, ammiraglio a quattro stelle in pensione della Marina degli Stati Uniti, ha avvertito come Putin potrebbe presto ricorrere ad attacchi missilistici ancora più intensi nel tentativo di livellare gli insediamenti del paese come avvenne in Siria verso la fine dell'ultimo decennio.

La distruzione del ponte sullo stretto di Kerch, che collegava la Russia e la penisola di Crimea, ha scatenato la reazione dello Zar che ha lanciato una serie di attacchi tornando a colpire Kiev e altre città in tutto il paese, concentrandosi su obiettivi civili e infrastrutture come non avveniva dai primi mesi del conflitto.

 

Il nodo No fly zone

Putin domenica ha affermato in un discorso video che l'esplosione del ponte «è stata ideata, eseguita e ordinata dai servizi speciali ucraini», mentre l'Ucraina non ha ufficialmente rivendicato la responsabilità dell'attacco. La violenza dei bombardamenti russi ha spinto Kiev a rinnovare gli appelli ai paesi allineati con la Nato per imporre una No fly zone sul paese. «Se avessimo avuto la quarta generazione di caccia con radar e missili adeguati, avremmo potuto imporre la nostra No fly zone sull'Ucraina e abbattere tutti i missili russi», ha scritto Daria Kaleniuk, co-fondatrice del Centro internazionale per la vittoria ucraina. La prospettiva di una no-fly zone sull'Ucraina è stata discussa anche negli ambienti del governo degli Stati Uniti nel corso della prima fase della guerra, ma è stata rispedita al mittente per evitare un conflitto più ampio tra la Russia e le forze Nato in Europa. 

Cos'è

La no fly zone rappresenta uno spazio aereo sottoposto a controllo militare e interdetto a tutti i velivoli non autorizzati. Nel caso fosse istituita contemplerebbe automaticamente la possibilità di dover prendere di mira aerei militari russi e quindi, sulla carta, d'innescare uno scontro diretto con Mosca. Un rischio fin qui considerato troppo grande dalla Nato. L'ex comandante Stavridis ha però affermato che se gli attacchi dovessere proseguire sulla scia di quanto avvenuto lunedì in Ucraina, Stati Uniti e Nato potrebbero non avere altra scelta che aumentare il proprio coinvolgimento nel conflitto. «Putin cercherà di trasformare le città ucraine in terre desolate distrutte», ha scritto ancora Stavridis. «L'Ucraina ha bisogno delle migliori difese aeree che possiamo fornire, compresi gli aerei militari. E se Putin continua questa campagna di attacchi terroristici, la Nato potrebbe dover considerare la no fly zone. Sarebbe un'escalation significativa e pericolosa e dovremmo comunicare questo rischio a Putin».

Biden fornirà supporto aereo a Kiev

Nel frattempo il presidente americano Joe Biden si è impegnato con il leader ucraino Volodymyr Zelensky «a continuare a fornire all'Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea». Lo riferisce la Casa Bianca in una nota sulla telefonata. Biden «ha anche sottolineato il suo continuo impegno con alleati e partner per continuare a imporre costi alla Russia, ritenendo la Russia responsabile dei suoi crimini di guerra e e delle sue atrocità». Nel suo colloquio telefonico con Zelensky, Biden ha condannato gli attacchi missilistici della Russia in tutta l'Ucraina e ha espresso «le sue condoglianze alle famiglie di coloro che sono stati uccisi e feriti in questi attacchi insensati».

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