New York, almeno una volta nella vita: 10 tappe imperdibili | Foto

New York, almeno una volta nella vita: 10 tappe imperdibili | Foto
di Luca Marfé
Domenica 20 Agosto 2017, 17:52 - Ultimo agg. 19:30
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New York non è la capitale degli Stati Uniti. New York è, però, la “capitale” del mondo intero. Il centro di tutto, il viaggio da fare almeno una volta nella vita. Culla delle avanguardie di un secolo fa, approdo di una grossa fetta della nostra storia, icona attuale di un futuro già presente. Una metropoli di vertigini verticali, di riflessi di acciaio e vetro, in cui il cielo gioca a nascondino coi grattacieli. E dieci cose, almeno dieci, da vedere assolutamente.

1) Statua della Libertà



L’icona del mito a stelle e strisce. L’America tutta lì, ritratta con le fattezze di una donna, o meglio di una dea. I più fortunati la scorgeranno già dall’oblò dell’aereo (sull’aeroporto de La Guardia atterraggi e decolli sono spettacolari), per tutti gli altri traghetto da Downtown e fiato sospeso. E qualche lacrima. Splendida anche la vista su Manhattan dai piedi o dalla corona di Lady Liberty. La prima tappa, assolutamente necessaria. Il sogno.

2) Times Square



È come se tutte le strade del mondo si incrociassero qui. A Times Square è sempre giorno, anche a notte fonda. Le luci dei pannelli luminosi ipnotizzano gli sguardi dei turisti increduli. I newyorkesi la evitano per il caos di passanti, ma di tanto in tanto ci si mescolano per ricordarsi nel mezzo di quale follia abbiano scelto di vivere la loro vita. Abbagliante.

3) Empire State Building



Un gigante della storia di questo Paese. Un miracolo tirato su in meno di due anni nel pieno della crisi borsistica del 1929. Sorge a metà della 5th Avenue, all’angolo con la 34esima strada, ed è oggi uno dei monumenti più visitati al mondo. La sua vista a 360 gradi è forse la più spettacolare della Grande Mela. Vertigini.

4) 5th Avenue



Il paradiso dello shopping, dei luccichii. Dalla 42esima alla 59esima dà il meglio di sé. Nel periodo natalizio perdersi in questo tratto assume i contorni di un obbligo morale. Durante il resto dell’anno è comunque la culla della moda e di alcuni dei ritrovi più esclusivi. Un po’ “interrotta” dai dispositivi di sicurezza della Trump Tower, quartier generale del 45esimo presidente degli Stati Uniti, ma sempre e comunque da capogiro. Disseminata qua e là di “gioielli” vari. E non soltanto di quelli di Tiffany (vedi ai punti precedenti e successivi). Scintillante.

5) Central Park



Il respiro verde e profondo di questa città. Un’area vasta, curata, arricchita da specchi d’acqua, fiori, papere, uccelli e scoiattoli. E ancora ponti suggestivi, giochi e giostrine. Un angolo di paradiso per i bambini, tappa obbligata per chi ama la corsa. Vero e proprio incanto d’estate, quasi surreale negli inverni bianchi di neve. Meraviglia.

6) Ponte di Brooklyn



La leggenda che i anche i più piccoli hanno imparato a conoscere nella grafica di gomme da masticare. Un colosso di acciaio e tiranti che è stato a lungo il ponte sospeso più grande del mondo. Completato nel 1883, ha richiesto la manodopera di 600 operai, di cui ben 27 persero la vita tra immersioni ed incidenti. Un dono del passato da percorrere nel vento del tramonto partendo da Brooklyn, a piedi o in bicicletta, con Manhattan a materializzarsi sullo sfondo. Memorabile.

7) One World Trade Center e Memoriale dell’11 settembre



La Freedom Tower sorge a due passi dal vuoto lasciato dalle Torri Gemelle. È il quinto grattacielo più alto del mondo e l’intera area è un viaggio tra passato e futuro. Un passato di dolore e sconcerto, ma anche di orgoglio. Un futuro luminoso e possente, proprio come la struttura enorme e spettacolare alla cui testa c’è un osservatorio capace di stupire. Sotto terra, invece, il museo dove restarsene in silenzio a meditare attorno alla carcassa di un camion dei pompieri accartocciato o delle lamiere distrutte. È l’America che guarda avanti. Senza dimenticare, però, le proprie cicatrici. Patria.


8) Grand Central e Chrysler Building



Si trovano l’una di fianco all’altro, entrambi lungo la 42esima strada, entrambi imperdibili. La stazione ferroviaria più grande del mondo, con i suoi due livelli e 67 binari, e il grattacielo che con la sua guglia di metallo sembra saltato fuori dalle fantasie Gotham City. Follia indescrivibile il salone centrale di Grand Central, con la gigantesca bandiera a stelle e strisce ed il tetto di costellazioni luminose, set cinematografico peraltro di numerose produzioni hollywoodiane (indimenticabile la scena finale di Carlito’s Way). Impossibile, invece, visitare i piani del Chrysler, sede di uffici privati. Da non mancare, però, una visita all’ingresso infarcito di ricami d’acciaio. Aquile ovunque: nelle statue, nei dettagli. Aquile americane.

9) Cattedrale di St.Patrick e Rockefeller Center



Una cattedrale in stile neogotico che resiste alla furia dei grattacieli circostanti. Un icona di marmo bianco, luogo di culto religioso e meta di tutti gli appassionati di fotografia. La facciata è una follia al tramonto, gli interni invece lo sono sempre. Poco più in là il Rockefeller Center, un complesso privato di uffici, negozi, fontane e statue. Grandiosa la vista dall’osservatorio del Top of the Rock, altro gigante della zona, e splendide le serate in musica del Radio City Music Hall. Indimenticabile.

10) Bushwick



La “nuova Williamsburg”, una delle tante alternative a Manhattan, in questo momento la più gettonata. Il paradiso dei ribelli, degli artisti, dell’universo hipster. La Brooklyn dei graffiti, dei ragazzi che imprimono il loro talento su facciate che diventano tele. Facciate che, di settimana in settimana, imbiancano di nuovo per poter ricominciare, puntualmente, daccapo. E ancora e ancora. E così all’infinito. Arte.
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