Omicida scappa da ospedale psichiatrico di Nizza, bloccato nell'imperiese

Omicida scappa da ospedale psichiatrico di Nizza, bloccato nell'imperiese
Domenica 20 Novembre 2016, 19:28 - Ultimo agg. 21 Novembre, 18:43
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È stato ritrovato mentre si aggirava sulla provinciale tra Perinaldo e Negi, nell'imperiese, il disabile psichico accusato di omicidio e evaso dall'ospedale psichiatrico giudiziario di Nizza. Secondo le prime informazioni, l'uomo non ha opposto resistenza e sta per essere riaccompagnato alla frontiera di Ponte san Luigi per essere riconsegnato alle autorità francesi.

L'uomo, che ha 39 anni e è originario del Principato di Monaco, è stato individuato per strada, vicino ai luoghi dove era stato avvistato ieri. Questa mattina presto si era recato da un frantoiano della vallata per chiedergli di poter fare una telefonata. Era molto agitato, bagnato e senza giacca e ha deciso di scappare di nuovo senza usare il telefono. Le ricerche intensificate nelle ultime ore sono valse a rintracciarlo e catturarlo. Determinante è stato l'apporto logistico della Protezione Civile di Seborga-Perinaldo-Vallebona.


Ieri, durante la fuga, aveva bussato alla porta di una casa della campagna di Vallebona, nell'imperiese, e alla donna che gli aveva aperto aveva detto di cercare acqua e un rifugio. Gliel'aveva chiesto in francese, e quando la donna le ha indicato l'agriturismo poco distante lui le ha risposto che cercava un posto per nascondersi. La donna ha capito che c'era qualcosa che non andava e ha detto all'uomo di aspettare che avrebbe chiamato il marito. Ma quando è tornata del francese non c'era più traccia. Una telefonata alla polizia e poco dopo la notizia che Delserre era ricercato perché evaso dall'opg.

«Sembrava moribondo - ha detto la donna che ha aperto la porta -, come se fosse sotto l'effetto di tranquillanti o di qualche droga. Mi ha chiesto in francese dell'acqua e un rifugio. Pensavo che si trattasse di qualcuno che si era perso e invece, quando mi ha risposto che il rifugio che cercava era un luogo in cui nascondersi, mi sono resa conto che qualcosa non andava bene». Lui le ha raccontato «di aver trascorso molte ore nei boschi, che si era cibato di erba e di quel che trovava e che era stanco e aveva sete. Che non aveva i documenti. Tutto mi sembrava strano così ho chiamato mio genero che è poliziotto e lui a sua volta ha avvertito la questura».

La descrizione corrispondeva alla fotosegnalazione dalla Francia: quell'uomo è Arnaud Delserre. Nel giro di poche ore la notizie del fuggitivo si è sparsa per tutta Bordighera. Carabinieri e polizia hanno avviato immediatamente le ricerche assieme agli uomini della protezione civile che ben conoscono quei boschi e le campagne. Un testimone ha detto di averlo visto mentre stava entrando in un parcheggio sotterraneo dove si trovano i bagni pubblici ma quando la polizia è arrivata di Delserre non c'era più alcuna traccia. Con tutta probabilità, dicono gli inquirenti, ha imboccato un sentiero che l'ha portato in aperta campagna.

Le ricerche si sono estese a tutta la provincia, la sua foto segnaletica era stata diffusa in stazioni e caselli, nei bar e nelle parrocchie. E stamattina è stato finalmente rintracciato e bloccato.

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