Coronavirus, la foto delle No-mask in aereo senza mascherina: «Abbiamo esenzione medica»

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di Nico Riva
Lunedì 19 Ottobre 2020, 15:07 - Ultimo agg. 15:17
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Un gruppetto di negazioniste no mask ha viaggiato in aereo rifiutandosi di indossare la mascherina e fingendo colpi di tosse per divertimento, come se fosse un gioco. Non contente di aver infranto la più basilare delle norme di sicurezza in vigore in tutto il mondo per prevenire i contagi di una pandemia che ha già causato più di un milione di morti, le "protestanti" hanno postato sui social network la foto con sorrisi trionfanti per la loro "vittoria". 

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Charisse Burchett, a capo del gruppo, ha condiviso sul suo profilo Twitter (dove si fa chiamare @Charbrevolution, "Charbrivoluzione") la foto incriminata. Ha raccontato poi che all'aeroporto di Berlino la polizia ha fermato lei e le amiche perché non stavano indossando la mascherina. Dopo aver controllato i loro documenti e una "esenzione medica", sono state fatte salire sull'aereo. Il volo di rientro a Londra è stato movimentato. Altri passeggeri hanno dichiarato al tabloid britannico Daily Mail che le ragazze si comportavano «come bambine viziate» e che fingevano scherzosamente di tossire. 

Sul suo profilo Twitter, Charisse si presenta come "ribelle, non schiava" e fiera antivaccinista. Scrive che quanto sta accadendo è un «crimine globale» e non si vergogna di «opporsi alla tirannia». Il 14 ottobre ha postato la foto trionfante con le amiche dopo l'imbarco, scrivendo «Non siete riusciti a costringerci. La nostra ultima protesta sul suolo tedesco. Adoro questa foto». Le tre negazioniste hanno partecipato al convegno World Doctors Alliance a Berlino, dove uno sparuto gruppo di medici arrivava a negare l'esistenza stessa del virus. Peccato che la scienza non sia democratica, e che i numeri e le conseguenze nefaste di questa terribile pandemia siano inconfutabili: 40.088.893 di contagi e 1.114.391 di morti (dati Johns Hopkins University). 

Invano una folla di utenti online ha provato a spiegare, anche con toni duri e drammatici, a Charisse & Co. la pericolosità dei loro gesti. Le risposte della "rivoluzionaria" sono state sprezzanti e denigratorie.