Tenta di uccidere il fidanzato con una dose letale di insulina, ma lui si salva miracolosamente

Tenta di uccidere il fidanzato con una dose letale di insulina, ma lui si salva miracolosamente
Tenta di uccidere il fidanzato con una dose letale di insulina, ma lui si salva miracolosamente
di Marta Ferraro
Martedì 19 Marzo 2019, 14:34 - Ultimo agg. 19:05
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Una donna ha usato una pompa controllata a distanza, che ha inserito nella pelle del suo ragazzo affetto da diabete di tipo 1, per iniettargli una dose letale di insulina dopo un duro confronto nella loro casa di Stoke-on-Trent, nel Regno Unito, come raccontato dal quotidiano The Mirror.

Derek Turner, però, è riuscito a salvarsi perché ha sentito il segnale acustico della pompa e si è accorto che il dispositivo che avrebbe dovuto iniettare piccole quantità di insulina durante tutta la notte, aveva improvvisamnete aumento il rilascio della dose. L'uomo, raggiungendo il salone, ha visto la sua ragazza, Laura Hopkin, che tentava di nascondere il dispositivo che stava utilizzando per modificare il rilascio dell'insulina da remoto, tramite Bluetooth.

Turner accortosi della manovra della donna si è immediatamente tolto la pompa, evitando che il suo corpo assorbisse la dose che gli sarebbe potuta essere letale. Nonostante si sia accorto in tempo delle intenzioni della donna, Turner è stato costretto a trascorrere la notte in ospedale fino a quando i suoi livelli di insulina sono tornati nella normalità. L'episodio avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche e causargli addirittura la morte. 

L'episodio che si è svolto nell'agosto del 2017 è tornato alla ribalta delle cronache, poiché Laura Hopkin, all'epoca fidanzata dell'uomo, è stata condannata a nove mesi in libertà vigilata, dopo che lo stesso Turner ha chiesto al giudice di assolverla per il bene di sua figlia. «La mia priorità è nostra figlia», ha detto il britannico.

Fino al giorno del processo, invece, l'imputata si è dichiarata innocente, affermando che Turner aveva fatto tutto da solo. Tuttavia, durante il processo, è crollata e ha confessato di essere stata lei stessa l'artefice dell'idea, anche se ha assicurato che non voleva ucciderlo.
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