Omicidi, +29% negli Usa: dato più alto degli ultimi 60 anni. Stress da pandemia tra le cause

Omicidi, +29% negli Usa: dato più alto degli ultimi 60 anni. Stress da pandemia tra le cause
Omicidi, +29% negli Usa: dato più alto degli ultimi 60 anni. Stress da pandemia tra le cause
di Valentina Errante
Giovedì 23 Settembre 2021, 09:22 - Ultimo agg. 24 Settembre, 13:01
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Annus horribilis il 2020 negli Usa e non solo per la pandemia. Durante i 12 mesi che hanno stravolto il pianeta. Gli Stati Uniti hanno registrato il più alto incremento di omicidi dal 1960, quando si è cominciato a rilevare il numero al livello nazionale, con una crescita del 29% di casi. I dati saranno diffusi lunedì, ma sono già disponibili sul sito dell’Fbi, e anche se potrebbero subire lievi modifiche, perché l’elaborazione è ancora in corso, difficilmente il risultato finale sarà molto diverso. L’ultimo record risaliva al 1968, anno cruciale delle lotte per i diritti civili, e riguardava una crescita del 12,7%.

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Il tasso nazionale di delitti - numero di omicidi ogni 100 mila abitanti - resta ancora di un terzo inferiore rispetto a quello dei primi anni ‘90. E i dati per l’anno in corso indicano un aumento più rallentato rispetto al 2020. Gli analisti, secondo il Nyt, collegano il fenomeno a una serie di fattori, inclusa la pandemia. 
L’ANALISI
 In precedenza, il più grande aumento di omicidi in un anno era stato di 1.938 nel 1990. Adesso invece i dati dell’Fbi mostrano quasi 5.000 omicidi in più avvenuti nel 2020 rispetto al 2019, per un totale di circa 21.500 (ancora al di sotto dell’era particolarmente violenta dei primi anni ‘90). Secondo il Nyt, le ragioni dell’aumento degli omicidi potrebbero non essere mai completamente chiarite, ma gli analisti hanno indicato molti possibili fattori che avrebbero contribuiti a far crescere la violenza.

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A cominciare dallo stress provocato dalla pandemia. Ma un ruolo l’avrebbe giocato anche l’aumento della sfiducia tra la polizia e la cittadinanza, dopo l’omicidio di George Floyd, una circostanza che riguarda che riguarda anche l’arretrare da parte della polizia in risposta alle critiche dell’opinione pubblica. Infine l’incremento registrato, proprio durante il periodo pandemico, dal trasporto di armi da fuoco. 
ARMI DA FUOCO
Circa il 77% degli omicidi avvenutinel 2020 è stato commesso con un’arma da fuoco, la quota più alta mai segnalata, rispetto al 67% di dieci anni fa.

Il fenomeno è nazionale e non regionale. Gli omicidi sono aumentati di oltre il 35% nelle città con una popolazione superiore a 250.000 persone. È inoltre aumentato di oltre il 40% nelle città che abbiano tra i 100.000 a 250.000 abitanti e di circa il 25% nelle città con meno di 25.000. Nessuna area geografica è stata risparmiata. Secondo il rapporto a marzo gli omicidi sono aumentati di almeno il 20% in ogni regione del paese, compreso un aumento di circa il 30% nel Midwest. Nel complesso, nel 2020, gli omicidi sono aumentati di almeno il 20% nelle contee di Joseph Biden  e di Donald Trump. Un fattore regionale è rimasto coerente: la Louisiana ha avuto il più alto tasso di omicidi per il 32° anno consecutivo. Gli omicidi erano già aumentati nei primi mesi del 2020, poi sono aumentati in modo significativo a giugno e sono rimasti alti per il resto dell’anno. 

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GLI ALTRI REATI FEDERALI
Con l’aumento degli omicidi e una crescita del 5% circa dei crimini violenti, il report Fbi mostra che, nel 2020, i principali crimini complessivi sono invece diminuiti di circa il 4-5 punti percentuali. L’omicidio, sebbene comporti il costo sociale più elevato, costituisce una piccola parte dei principali crimini che competono al Fbi. Parte della riduzione della criminalità complessiva è stata chiaramente correlata alla pandemia. Ma il dato era in diminuzione anche negli anni precedenti, come rileva ancora il Nyt: il 2020 è stato il diciottesimo anno consecutivo di declino della criminalità.
IL 2021
Secondo il Nyt, le evidenze provenienti dalle grandi città, gli omicidi sono ancora in aumento nel 2021 rispetto al 2020, anche se non con numeri così elevati. In base ai dati raccolti dal quotidiano, su di 87 città che abbiano hanno reso pubblici i numeri, dall’inizio del 2021, gli omicidi sono aumentati del 9,9% rispetto a punti comparabili nel 2020. Alcune città come Portland, Oregon e Las Vegas stanno registrando grandi aumenti rispetto allo scorso anno, altre, come Chicago e New York, dopo aumenti considerevoli nel 2020, si mantengono sukle stesse cifre, mentre in centri come St. Louis (che ha avuto il più alto tasso di omicidi della nazione nel 2020) si assiste a un calo considerevole.
Il Nyt spiega però che il quadro per il 2021 è reso più torbido da una disponibilità di dati inferiore.

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L’Fbi ha pubblicato stime nazionali dell’Ucr (Uniform crime reporting, il programma che genera statistiche affidabili nelle forze dell’ordine) ogni anno dal 1960, ma l’anno prossimo passerà a un nuovo sistema di denuncia dei crimini. Nel 2020 erano stati diffusi aggiornamenti trimestrali sui crimini, ma quest’anno, per il primo e il secondo trimestre, non sono stati resi disponibili dati nazionali, perché le agenzie non hanno inviato elementi sufficienti. Un dato che, sempre secondo il Nyt, dipende probabilmente dai contrasti tra le forze dell’ordine al livello nazionale e al passaggio al nuovo sistema, chiamato Nibrs, che dovrebbe fornire maggiori informazioni su una più ampia gamma di crimini. sia al livello locale che nazionale. Nel 2020, meno di 10.000, delle oltre 18.000 agenzie partecipanti, hanno inviato dati attraverso Nibrs.
Come gli analisti criminali hanno notato per anni, gli Stati Uniti non dispongono di un sistema di raccolta dati tempestivo per stimare rapidamente le tendenze della criminalità. L’Fbi non pubblica le statistiche annuali ufficiali fino a nove mesi dopo la fine dell’anno precedente.

 

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