Voleva uccidere Donald Trump.
Questo è quanto emergerebbe dall’arresto di una donna fermata al confine tra il Canada e lo Stato di New York.
Proprio dal Canada, infatti, era partito nei giorni scorsi un pacco indirizzato alla Casa Bianca e contenente tracce di un veleno mortale: la ricina.
La spedizione era stata intercettata dall’Fbi e le autorità americane si erano prontamente messe sulle tracce del mittente.
Presa, dunque. Peraltro armata e ora in attesa di giudizio.
I Servizi Segreti e il Servizio di Ispezione Postale sono ancora al lavoro su quanto accaduto e più in generale sul profilo della donna, ma è confermato che sulla lettera siano state rinvenute tracce dei letali semi di ricino.
500 microgrammi degli stessi, ovvero 500 milionesimi di grammo, sono più che sufficienti a uccidere un uomo adulto.
Non ci sono test, non ci sono antidoti: quell’uomo avrebbe potuto essere Trump.
Questo episodio scuote ulteriormente lo scenario di un’elezione presidenziale già di per sé agitatissima.
Da qui al 3 novembre 2020, non ci sarà pace.