Parigi sotto choc, dopo gli attacchi chiude anche Disneyland

Parigi sotto choc, dopo gli attacchi chiude anche Disneyland
di Francesca Spanò
Sabato 21 Novembre 2015, 12:42 - Ultimo agg. 14 Novembre, 16:02
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Il sole tiepido intervallato da qualche nuvola crea una atmosfera quasi surreale all’interno del parco Disneyland, dove le principesse, da Aurora a Cenerentola, e i più famosi personaggi creati dal genio di Walt Disney, da Pippo a Topolino, oggi hanno scelto il silenzio. Neppure rifugiarsi nel mondo delle fiabe servirebbe a dimenticare il terrore che ha sconvolto Parigi, a una trentina di chilometri da qui. Solo ieri la festa era nel vivo, oggi era prevista l’accensione dell’albero di Natale di 24 metri, adornato da quasi mille decorazioni e l’arrivo ufficiale del più bel periodo dell’anno.





Centinaia di famiglie ora si aggirano nell’area del Village, quella dei negozi, limitrofa al parco, con gli occhi tristi per quello che è successo e incerti su come raccontare ai loro bimbi che in certi casi è meglio fermarsi. Non solo in segno di sicurezza, ma soprattutto per rispetto. C’è Luisa, ad esempio, che nell’area colazioni del Sequoia Lodge, si trova con il marito e tre figli di 4, 6 e 8 anni. Sono qui da tre giorni ed hanno già vissuto il sogno che questo luogo regala a tutti indistintamente, cancellando per un attimo problemi e questioni personali.



Oggi avrebbero concluso il tour visitando gli Studios e scoprendo i segreti strettamente legati al cinema Disney. Non pensa al disagio e alla vacanza interrotta bruscamente, si chiede solo come potrà far capire veramente ai suoi bambini che esiste un bene da perseguire e un male che lo continua ad insinuare. Difficile far capire loro che quest’ultimo non vincerà mai, quando nei loro volti c’è la delusione che anche il microcosmo dell’allegria, oggi ha spento musica e festa perché non è mica sempre vero che lo “spettacolo deve andare avanti comunque”.



Marco, invece, è arrivato da Roma ieri pomeriggio con il figlio e resterà ancora domani, ma pensa già di tornare insieme all’altra sua piccola. Ha preso questa come una “perlustrazione” momentanea e pazienza se non è andata come aveva previsto, ora è tempo di pensare che fuori da qui ci sono vittime e feriti innocenti che è cosa ben più grave.



L’immensa macchina di Disneyland però non si è fermata, dimostrando che è nelle situazioni di emergenza che oltre ad un brand internazionale, viene fuori la differenza, il professionismo. I ristoranti dell’area rimasti aperti appena fuori i cancelli, sono pronti ad accogliere l’arrivo eccezionale di visitatori che non avranno l'opportunità di dividersi tra i vari locali e fast food. E i personaggi Disney? Non sono mica fermi a rattristarsi, perché sul volto dei bimbi far esplodere un sorriso è sempre un miracolo. In queste ore c’è Pippo a scattare foto con i più piccoli e a giocare con loro a palla, calcio balilla e a raccontare favole. Più tardi arriveranno gli altri personaggi, perché non è mai tempo di annoiarsi e, soprattutto, di lasciarsi bloccare dall’insicurezza. Centinaia di dipendenti sono qui al lavoro come sempre e sono comunque al servizio di chi a luoghi esotici e vacanze benessere, ha scelto la magia, il sogno Disney.



Una decisione oculata ma necessaria quella di Disneyland di chiudere per oggi, che mette in primo piano la sicurezza degli ospiti negli alberghi del parco, lavorando dietro le quinte perché domani tutto ricomincerà. Ci sarà quasi certamente Babbo Natale, l’emozionante parata e il castello della Bella Addormentata illuminato con le storie più belle che tutti conoscono. C’è il giusto dispiego di forze dell’ordine ma senza allarmismi, l’area è assolutamente sicura. Sì proprio perché il male non vince e se i bambini lo devono imparare, gli adulti lo devono riscoprire, in questi anni in cui la fiducia sembra ormai vacillare.