Parigi assediata dai topi: 1,75 esemplari per abitante. Via alle ronde per eliminarli

Parigi assediata dai topi: 1,75 esemplari per abitante. Via alle ronde per eliminarli
Parigi assediata dai topi: 1,75 esemplari per abitante. Via alle ronde per eliminarli
di Francesca Pierantozzi
Venerdì 22 Luglio 2022, 21:26 - Ultimo agg. 24 Luglio, 09:17
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Simpatici roditori o volgari pantegane? La polemica divide i parigini. Una cosa è certa, sono tanti, tantissimi: con 1,75 esemplari per abitante, Parigi è ormai la ville lumière dei topi e si è issata nella top ten delle metropoli più infestate al mondo. Il triste censimento è stato reso noto ieri, dopo una polemica estiva scatenata da una consigliera comunale del partito animalista, Douchka Markovic, che all’ultima seduta del Consiglio ha preso la parola per difendere la popolazione (sempre più numerosa) dei roditori della capitale: «non chiamiamoli topi, ma surmulotti» ha chiosato la consigliera, invitando gli astanti a prendere in considerazione la loro attività come «ausiliari nel trattamento dei rifiuti». 

Le polemiche

La cosa ha scatenato, oltre che la solita ironia social, anche i commenti non proprio ironici né divertiti di molti abitanti della capitale. Il vice-sindaco Emmanuel Grégoire è stato addirittura costretto a precisare che le dichiarazioni della consigliera animalista «sono l’espressione di idee sue e non rappresentano in nessuno modo il municipio di Parigi». 

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Dopo giorni di battibecchi, a scendere in campo è stata anche l’Accademia nazionale di medicina, che ha emesso un comunicato per ricordare a tutti, in particolare a chi fosse tentato di vedere nei roditori che scorrazzano per le vie della città dei simpatici animaletti, tutti i rischi che possono comportare per la salute dei concittadini umani. «Davanti all’ingenuità di queste dichiarazioni, che possono magari indurre in errore, è importante ricordare che i ratti rappresentano una minaccia per la salute umana, a causa delle numerose zoonosi trasmissibili via i loro exoparassiti, gli escrementi, i morsi o i graffi».

È stata la stessa prestigiosa Istituzione a ricordare che Parigi, con Marsiglia, è ormai tra le città più infestate al mondo e che, se il tifo non costituisce più un pericolo, «la leptospirosi è una malattia che si può contrarre a contatto con gli escrementi di topo e che dei morsi possono avere anche effetti letali». «È incredibile che si possano dire simili banalità - ha dichiarato Jeanne Brugère, docente alla prestigiosa scuola di veterinaria di Maison Alfort – trovo scandaloso che una consigliera comunale possa considerare questi animali come pari all’uomo e che non lanci piuttosto appelli alla derattizzazione». 

Al contrattacco

La questione è diventata una tale priorità cittadina che nel 17esimo arrondissement, uno dei più eleganti (e più popolati di topi) di Parigi sono sorte, con la benedizione della Prefettura, delle “brigate di cittadini volontari”, in missione per liberare parchi e giardini dai roditori. Armati di sacchi di ghiaccio secco e rete metalliche, le pattuglie anti-topo (che vedono “lottare” fianco a fianco imprenditori, impiegati e liberi professionisti) entrano in azione soprattutto il fine settimana, e in particolare nei giardini con giochi per bambini o vicini alle scuole. 
Le operazioni sono ormai particolarmente mirate anche grazie alle segnalazioni che arrivano sul sito voluto dal sindaco di circoscrizione, signaleunrat.paris (ovvero: “segnalauntopo”) e che consentono di localizzare e colpire le più grosse colonie di roditori. «È un lavoro che dovrebbe fare il Comune – ha detto il sindaco del 17esimo arrondissement Geoffroy Boulard – ma almeno i risultati ci sono: grazie alle attività dei volontari, le segnalazioni di roditori sono diminuite del 74 per cento». 

 

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