La Danimarca riapre i ristoranti per i vaccinati (dal 6 maggio)

La Danimarca riapre i ristoranti per i vaccinati (dal 6 maggio)
di Cristiano Sala
Martedì 23 Marzo 2021, 12:22 - Ultimo agg. 13:22
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Il calendario è pronto. Annunciato e pubblicato. La Danimarca prova a ripartire dopo lo stop delle vaccinazioni con AstraZeneca. Dal 6 aprile gli studenti torneranno a scuola scaglionati di settimana in settimana con percentuali divise a seconda dei gradi di formazione. Nello stesso giorno via libera anche a parrucchieri e tatuatori a patto che i clienti mostrino il "Corona Pass".

Ecco la "password" per riaprire i battenti, il passaporto vaccinale sarà decisivo per il resto delle riaperture. Come dal 13 aprile quando riapriranno anche i centri commerciali di oltre 15 mila metri quadri. Il 21 aprile toccherà ai centri commerciali più piccoli e per le persone sarà possibile mangiare all'esterno dei locali (sempre se in possesso del "Corona Pass"). Nello stesso giorno riapriranno musei, gallerie d'arte e biblioteche. I giovani sotto i 18 anni potranno tornare a fare sport indoor. Nell'agenda politica cerchio verde sul 6 maggio. Via libera alla riapertura dei ristoranti (chiusi dal 20 dicembre scorso) a patto che i clienti mostrino, grazie al codice QR ottenuto dall'applicazione "La mia salute", il certificato vaccinale.

Dopo cena, o prima di cena a seconda dei gusti, le persone potranno tornare finalmente al cinema oppure a teatro. Intanto le autorità raccomandano alle aziende di continuare la pratica dello smart working.

 

Il piano è stato presentato dal primo ministro Mette Frederiksen il 23 marzo dopo una lunga riunione di governo conclusa solo nella notte di lunedì. «Il punto fermo di queste decisioni (le riaperture ndr) è quello delle vaccinazioni per gli over 50. Molti di loro hanno ricevuto la prima dose e per noi è importante riuscire a contenere il contagio grazie anche all'utilizzo del passaporto vaccinale». Alle 12 di martedì 23 marzo i numeri della campagna vaccinale danese segnano il 10,91% della popolazione per quanto riguarda la prima dose. Mentre il 5,41% ha ottenuto la doppia dose.

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