Piano per i migranti: 8 navi con 280 milioni per sei mesi: via ai rimpatri dal 1° giugno

Piano per i migranti: 8 navi con 280 milioni per sei mesi: via ai rimpatri dal 1° giugno
di Valentina Errante
Domenica 20 Marzo 2016, 10:39 - Ultimo agg. 15:14
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ROMA - Una macchina gigantesca con uno staff di 4000 persone, interpreti giudici, lavoratori. Navi e bus pronti a partire per affrontare i rimpatri e le riammissioni. L'accordo dell'Ue con la Turchia partirà tecniccamente il 1 giugno, anche se delocalizzazioni e riammissioni avranno immediatamente inizio. Il successo del piano non è certo ma, secondo le previsioni, comporterà un costo di 280 milioni di euro per i primi sei mesi. È solo un primo bilancio della Commissione.

Il documento, firmato venerdì, prevede di arrestare il flusso dei migranti siriani e iracheni diretti in Germania, con l'accoglienza da parte della Turchia dell'enenorme flusso di arrivi, ma anche che la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi sia conclusa entro la fine di giugno, sempre che Erdogan riesca a rispettare gli impegni chiesti dall'Unione.

Inoltre, quando i 3 miliardi del Fondo per i rifugiati, già stanziati dai paesi membri a favore della Turchia, saranno esauriti, l'Unione si è impegnata a finanziare il fondo con un supplemento di altri 3 miliardi di euro. Dead line il 2018.

L'INTESA
Si legge nel documento varato il 18 marzo dai capi di Stato e di governo: «L'attuazione dell'accordo richiederà enormi sforzi operativi da tutti i soggetti coinvolti, e la maggior parte di tutto dalla Grecia».

La Commissione stima che la Grecia avrà bisogno di 4000 persone per mettere in atto il piano, con un supporto indispensabile dagli Stati membri, dall'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (Uesa) e da parte di Frontex.
Duecento persone, messe a disposizione soltanto dalla Grecia, saranno impegnate per le pratiche di asilo, alle quali si aggiungeranno altri 400 addetti, inviati dagli stati membri e da Easo.

Un calcolo al quale vanno sommati anche 400 interpreti. Per i ricorsi, previsti da parte dei migranti che rifiutino il giudizio negativo delle commissioni sulla richiesta di asilo, saranno indispensabili dieci giurie di Appello, composte da 30 membri provenienti dalla Grecia, e altrettanti giudici, con competenze in diritto di asilo, dagli altri stati dell'Ue, poi 30 interpreti.

PICCOLO ESERCITO
Per le riammissioni, invece, sono già contemplati 25 ufficiali e 250 agenti di polizia greci, mentre 50 esperti di riammissione saranno messi a disposizione da Frontex. Un piccolo esercito al quale bisogna aggiungere anche 1.500 funzionari di polizia. C'è poi il capitolo sicurezza, che comporterà l'impiego di mille persone.

In conto anche il trasporto degli immigrati da collocare in Turchia o riammettere nei peaesi d'orgine. Per questo sono previste otto navi di Frontex. Oltre a 28 autobus. Nelle isole greche dovranno esse sitemate 20 mila persone, attualmente esistono già i posti per seimila. Sono previsti 190 containers, inclusi i 130 per i lavoratori dell'Easo.

LE STRUTTURE
Il Consiglio dei capi di Stato e di governo ha stabilito che sarà una Commissione apposita, presieduta da Maarten Verwey, già operativo nell'emergenza greca, a coordinare e organizzare le strutture di supporto al nuovo Piano.
L'organismo avrà il compito di accelerare il processo di attuazione del piano, favorendo l'accesso ai fondi di emergenza, migliorando il coordinamento e facilitando la condivisione delle conoscenze sulla gestione delle frontiere. Il coordinatore dovrà organizzare l'invio delle 4.000 persone, che comprende lavoratori, interpreti, giudici, ufficiali di ritorno e agenti di sicurezza.

I COSTI
La Commissione ha stimato che i costi di attuazione concreta dell'accordo, per i prossimi sei mesi, saranno di 280milioni di euro. «Dall'inizio del 2015 - si legge nel documento - la Grecia ha ricevuto 181 milioni di euro in aiuti di emergenza. Per 2016, la Commissione ha aumentato significativamente il bilancio per l'assistenza dell'emergenza. Il totale dei fondi disponibili per il 2016 è di 464 milioni di euro, 267 milioni sono già stati spesi, 193,7 milioni sono ancora utilizzabili». Intanto sono stati concessi altri 30,5 milioni alla Grecia.

I RIMPATRI
Secondo una prima proiezione, saranno 6.000 le delocalizzazioni raggiunte entro il prossimo mese e almeno 20.000 quelle completate entro la metà di maggio 2016. In attesa dei rimpatri dalla Grecia verso la Turchia, gli immigrati irregolari saranno reclusi nei centri predisposti nelle isole greche e cominceranno a partire già da aprile, mentre i richiedenti asilo saranno ospitati nelle strutture all'aperto, come quella di Idomeni.
Da segnalare infine che secondo la guardia costiera libica ieri 30 migranti sarebbero annegati in un naufragio di tre imbarcazioni al largo di Tripoli.