Era tornato a combattere per sostenere la guerra della Russia, ma in Ucraina ha finito per perdere la vita. Il 63enne Nikolai Markov, pilota dell'aeronautica russa in pensione, aveva deciso di risalire a bordo di un aereo e dare il suo contributo alla campagna di Putin nel Donbass. Ma nel corso di un'offensiva nel Lugansk, il suo bombardiere Sukhoi Su-25 è stato abbattuto. La notizia della morte di Markov è stata confermata sia dai russi che dagli ucraini, come riportato da diversi media internazionali.
Ceceni rapiti in massa dalle proprie case e costretti a combattere: la nuova «carne da macello» di Kadyrov
Nikolai Markov forse abbattuto da fuoco amico
La dinamica, tuttavia, è ancora un mistero.
Non si conoscono con certezza né la data esatta, né le modalità dell'abbattimento dell'aereo pilotato da Markov. Mentre alcuni media sostengono che il Su-25 sia stato colpito da fuoco amico mentre volava a bassa quota, gli ucraini affermano che il bombardiere sia stato abbattuto da uno dei missili Stinger in loro dotazione. Markov stava volando per una compagnia privata assoldata da Putin per la guerra. Nato in Russia 63 anni fa, il pilota aveva la cittadinanza della Bielorussia, dove sarebbe stato seppellito.