Preside ruba i soldi della scuola per acquistare quadri e beni di lusso

Preside ruba i soldi della scuola per acquistare quadri e beni di lusso
Venerdì 7 Giugno 2019, 20:07 - Ultimo agg. 21:00
2 Minuti di Lettura
Una Preside avrebbe speso migliaia di sterline di fondi scolastici per l'arte, beni di design e mobili, mentre contemporaneamente ai suoi professori negava aumenti salariali, e gli stessi erano costretti ad acquistare materiale per gli studenti. Questo il succo di quanto è stato raccontato in tribunale.

Protagonista della vincenda sono Michelle Hollingsworth, 55 anni, e la sua segretaria Deborah Jones, 57 anni, che hanno utilizzato i soldi della scuola primaria Annie Lennard di Smethwick, West Mids, per circa cinque anni, tramite degli ordini di acquisto completamente falsi.  
Le due erano gli unici due membri del personale della scuola con l'autorità per autorizzare i pagamenti e le uniche due persone con diritti di accesso al sistema finanziario tra giugno 2009 e ottobre 2015.

Il procuratore Mark Jackson ha detto che la coppia ha speso migliaiaia di sterline in boutique esclusive e negozi che vendono prodotti di design costosi, non solo in città, ma viaggiando fino a Nantwich nel Cheshire e Ashbourne nel Derbyshire.

Hollingsworth ha speso più di 2.000 sterline del denaro della scuola per due dipinti ad olio, ha affermato il signor Jackson che ha aggiunto: «Quando è stata interrogata ha provato a sostenere di averli comprati per la scuola, ma li ha tenuti sempre a casa sua. Tutti gli acquisti fatti con i soldi della scuola sono stati utilizzati per acquistare prodotti, che in nessun modo erano adatti a bambini delle scuole elementari».

Altri imputati sono stati accusati di aver presentato fatture gonfiate o completamente false per lavori che non hanno mai avuto luogo nella scuola elementare che si trova in una delle aree più svantaggiate di Wolverhampton.

Il preside Hollingsworth aveva detto al suo staff, nella primavera del 2015, che la scuola non aveva abbastanza soldi perché i fondi erano stati tagliati dalle autorità locali. 
Il personale quindi aveva dovuto acquistare i materiali di base per gli alunni con i propri soldi, riunciando anche ad ogni aumento di stipendio per cercare di aiutare a bilanci della scuola. Ora, tutta la comunità scolastica, è in attesa della sentenza dei giudici
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA