Putin, dalla coperta sulle gambe agli attacchi di tosse: gli indizi sulla presunta malattia dello zar alla parata del 9 maggio

Putin, dalla coperta sulle gambe agli attacchi di tosse: gli indizi sulla malattia dello zar
Putin, dalla coperta sulle gambe agli attacchi di tosse: gli indizi sulla malattia dello zar
Lunedì 9 Maggio 2022, 16:28 - Ultimo agg. 11 Maggio, 11:35
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Certo, in Russia il freddo può essere insostenibile. Ma in Piazza rossa, in occasione del 77esimo anniversario della Vittoria dell'Unione sovietica sulla Germania nazista, questa mattina si sono registrati circa 14°. Per questo è risultato sospetto il fatto che Putin - immortalato spesso a petto nudo nell'acqua gelata o a cavallo tra le fredde steppe ciscaucasiche - si sia seduto sulla propria sedia posandosi una coperta sulle gambe. Accanto allo zar, i veterani di guerra - tutti molto più vecchi - apparivano invece baldanzosi con le loro divise dell’esercito. Un' immagine stridente con quella di un leader forte e imperturbabile, che non è passata inosservata. Nonostante le previsioni di un infuocato discorso per il 9 maggio, il presidente russo è apparso calmo, come se dovesse controllare il proprio corpo. Nei filmati si è visto anche zoppicare e tossire a più riprese. 

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GLI INDIZI 

Come fa notare il Daily Mail, questi episodi, se presi singolarmente, sarebbero facili da liquidare. Ma nell'insieme contribuiscono ad alimentare ancora una volta quelle insistenti voci sul precario stato di salute dello zar. Rumors che si rincorrono da tempo: tumore alla tiroide, morbo di Parkinson, operazioni chirurgiche tenute nascoste. È di poco tempo fa la diffusione del video che mostra il capo del Cremlino durante un incontro con il suo ministro della Difesa Sergej Shoigu, dopo il quale si sono riaccese le polemiche sulle condizioni fisiche di Putin.

 

I PRECEDENTI 

La preoccupazione di una sua possibile malattia era stata accolta e rilanciata dal politologo americano Ian Bremmer, che aveva notato nel filmato un atteggiamento piuttosto inquietante da parte del capo del Cremlino. Non solo la diffidenza dello zar rispetto alla vicinanza con Shoigu, probabilmente dovuta alla paura del Covid o di altri possibili contagi («è un germofono» aveva detto la cremlinologa Fiona Hill), ma la postura, la posizione delle mani, il gonfiore del volto, avevano allarmato molti analisti. Ed oggi, nel giorno più atteso dalla forze di Mosca dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina, le indiscrezioni su una possibile malattia di Putin si sono moltiplicate.

E non sembrano volersi sopire. 

di Alessandro Strabioli

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