Quanto può andare avanti il conflitto in Ucraina? Una guerra lunga, destinata forse a durare due anni o giù di lì, «sino alla fine del 2023», e che la Russia può ancora vincere in forza di una superiorità militare netta, malgrado «gli errori» iniziali imputati dall'occidente a Vladimir Putin e ai suoi generali, dopo aver corretto i piani. Boris Johnson indossa i panni del «realista» e aggiusta i toni sulle prospettive della tragica invasione dell'Ucraina, imbeccato dai rapporti d'intelligence lasciati trapelare negli ultimi giorni dagli 007 di Maestà. Lo fa dall'India - gigante partner del Regno Unito, ma che con Mosca non intende rinunciare a fare affari né a dialogare - senza mollare di un millimetro sulla rivendicazione della sua linea dura contro il Cremlino e sull'impegno a incrementare le forniture di armi pesanti verso Kiev. Ma anche senza nascondere le incognite dell'epilogo finale del conflitto innescato il 24 febbraio scorso dall'ordine di attacco dello zar.
Il potenziale militare di Mosca
C'è una «realistica possibilità» - le sue parole, scandite a New Delhi ai giornalisti - che la Russia possa raggiungere i suoi obiettivi in Ucraina.
Le armi da Londra
Uno scenario di fronte al quale la sua risposta comunque non cambia: con la conferma del richiamo a un'escalation degli aiuti militari a Kiev, del trasferimento imminente - probabilmente via Varsavia - anche di letali tank lanciamissili britannici Stormer e dell'addestramento di soldati ucraini all'utilizzo di queste armi da condurre nel Regno Unito come in Polonia (secondo programmi che il premier ha certificato essere in corso), oltre che in territorio ucraino (come scritto dal Times). L'obiettivo? Far pagare a Vladimir Vladimirovic il prezzo più alto possibile per il suo azzardo. A quali costi collaterali - per il mondo, per l'Europa e soprattutto per l'Ucraina stessa - non è dato sapere.