La Bmw nera gli taglia la strada, scendono due uomini e partono le sprangate: lo salva la retromarcia

Operaio aggredito a Pasiano. La Bmw nera gli taglia la strada, scendono due uomini e partono le sprangate: lo salva la retromarcia
Operaio aggredito a Pasiano. La Bmw nera gli taglia la strada, scendono due uomini e partono le sprangate: lo salva la retromarcia
Giovedì 21 Gennaio 2021, 19:06 - Ultimo agg. 21:10
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Un operaio di origine indiana, dipendente del mobilificio Saca Industrie Spa di Pasiano, in provincia di Pordenone, al centro di una brutale aggressione, avvenuta in località Sant'Andrea mentre il giovane, a bordo di una Mini Cooper, stava percorrendo la strada di ritorno verso casa, a San Vito al Tagliamento, alla fine del turno di lavoro.


L'AGGRESSIONE

La sua auto è stata bloccata da una Bmw nera, che si è posta di traverso sulla carreggiata. Ne sono scesi due uomini che hanno preso a sprangate la Mini, infrangendo il parabrezza e i finestrini dal lato del conducente, che è rimasto ferito dalle schegge di vetro e dai colpi di spranga, ma in modo non grave. Solo la sua prontezza di riflessi, nell'innestare la retromarcia, ha fermato la furia degli aggressori, che sono fuggiti in auto, facendo perdere le proprie tracce. Amandeep Singh, 27 anni, nonostante lo shock, in macchina ha raggiunto la vicina chiesa di Sant'Andrea, un luogo più illuminato; ha chiamato i soccorsi e un amico che abita nelle vicinanze. 


LE INDAGINI 

A Sant'Andrea sono intervenuti i carabinieri del nucleo Radiomobile della Compagnia di Sacile e l'ambulanza del 118, che ha trasportato il malcapitato al Pronto soccorso di Pordenone.

L'episodio risale alle 21 di venerdì 8 gennaio. Sulla natura dell'aggressione stanno conducendo degli accertamenti i carabinieri di Sacile. A riferire quanto accaduto è lo stesso Amandeep, sposato e padre di una bambina di un anno e mezzo, membro della comunità del Tempio Sikh Gurdwana Singh Saba di Pasiano. «Non so perchè sono stato aggredito, non ho mai fatto del male a nessuno, vivo e lavoro in Italia da 2011 con tutti i permessi in regola, sia io che mia moglie - dice l'operaio della Saca -. Faccio quella strada da cinque anni, andata e ritorno, casa e lavoro. La nostra vita sta andando bene. Da due anni ho comprato casa a San Vito, mia figlia va all'asilo nido, siamo una famiglia tranquilla. Non credo di avere nemici». Amandeep in ospedale è stato sottoposto al tampone ed è risultato positivo al Covid-19. «Adesso sono chiuso in quarantena - racconta -. Il 26 gennaio dovrei fare il secondo tampone, per vedere se sono negativo, e dopo andrò dai carabinieri a sporgere formale denuncia». 


LA TESTIMONIANZA

Secondo il racconto reso ai carabinieri del Radiomobile, e ai medici del Pronto soccorso, gli aggressori si sarebbero scatenati senza un motivo apparente. «Stavo guidando verso casa, avevo appena parlato al telefono con mia moglie, che quel giorno non stava molto bene, quando alle mie spalle è arrivata un'auto che mi ha sfanalato - riferisce il giovane -. Mi ha sorpassato ma dopo un paio di chilometri ha rallentato e si è fermata in mezzo alla strada, a Sant'Andrea. Mi sono fermato anche io e ho visto una Bmw nera. Sono scesi due uomini, alti, erano tutti coperti, anche il viso - prosegue il ventisettenne. Avevano in mano dei bastoni o delle spranghe. Senza dire niente, hanno colpito la mia Mini, rompendo il parabrezza e il finestrino. Sono stato colpito dentro l'auto, ho cercato di difendere la testa. Poi hanno aperto la portiera per tirarmi fuori. Allora io ho messo la retromarcia per fuggire. Forse con la portiera della mia auto ho colpito uno dei due. Loro sono tornati alla Bmw e sono fuggiti». 


LE FERITE

Amandeep Singh ha riportato contusioni ed escoriazioni agli arti, al costato e all'addome; sul collo e sulla testa gli sono state riscontrate delle schegge di vetro. Per i loro accertamenti di polizia giudiziaria, i carabinieri hanno richiesto ai medici del pronto soccorso di eseguire sull'aggredito gli esami tossicologici di sangue e urine, per accertare se avesse assunto sostanze stupefacenti o se fosse in stato di ebbrezza alcolica. Il giovane ha acconsentito, i test sono risultati negativi. «Adesso ho molta paura per me e per la mia famiglia- conclude l'operaio di origini indiane-. Avrebbero potuto uccidermi, se fossero riusciti a portarmi fuori dalla Mini». 
cr.sp.

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