Re Carlo, ecco perché ha aggiunto (e aggiungerà sempre) una R alla fine della firma

Re Carlo, ecco perché ha aggiunto (e aggiungerà sempre) una R alla fine della firma
Re Carlo, ecco perché ha aggiunto (e aggiungerà sempre) una R alla fine della firma
di Chiara Bruschi
Sabato 10 Settembre 2022, 15:50 - Ultimo agg. 11 Settembre, 18:39
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Carlo III è stato proclamato re alla presenza del Accession Council (il Consiglio per l’acensione al trono) e ha firmato il suo primo documento in qualità di sovrano. Lo ha fatto scrivendo “Charles R” proprio come la madre, che suggellava i documenti ufficiali con il nome Elisabetta R. La lettera indica i termini latini “Rex” e “Regina”. 

La tradizione di firmare con l’iniziale R è secolare e, spiega il Mirror, risale addirittura a Enrico I che ha regnato nel XIIesimo secolo. Nel corso della storia della monarchia britannica, tuttavia, ci sono state delle eccezioni.

Vittoria, per esempio, quando è diventata imperatrice d’India, usava la sigla RI, ovvero “Rex Imperator”. 

Si tratta di una firma ufficiale, che il sovrano, con ogni probabilità, non userà nelle comunicazioni informali, rivolte a famiglia e amici. Proprio come Elisabetta, che nelle lettere private si firmava “Lilibet”, nome poi scelto da Harry e Meghan per la loro secondogenita. Anche i consorti dei sovrani possono aggiungere la “R” alle loro firme. La regina madre, per esempio, era solita farlo. Al contrario di Filippo, principe di Edimburgo, che ha sempre preferito usare solo il suo nome. 

La cerimonia

Durante l’incontro a porte chiuse, per la prima volta mostrato in diretta televisiva, il nome di Carlo III è stato confermato di fronte al gruppo ristretto di presenti, circa duecento persone, inclusa la regina consorte Camilla, l’erede al trono William, diversi primi ministri ed esponenti del mondo politico. 
Il sovrano, durante la cerimonia istituzionale, ha dedicato buona parte del suo discorso alla madre: «So quanto voi e la nazione intera e penso di poter dire tutto il mondo, sentiate come me il dolore per la perdita irreparabile che abbiamo tutti sofferto. Il suo regno è stato ineguagliabile per durata, dedizione e devozione. Anche nel momento del lutto, vogliamo rendere grazie per questa vita piena di fede». 

La giornata di oggi, per il nuovo re Carlo III continua con diversi incontri previsti dal protocollo a Buckingham Palace, tra cui quello con l’arcivescovo di Canterbury, il primo ministro e i membri del governo, i leader dell’opposizione e il decano di Westminster. 

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Nei prossimi giorni, invece, comincerà il suo viaggio nel Regno. Lunedì visiterà il parlamento scozzese e poi parteciperà a una messa nella cattedrale di Edimburgo. Martedì si recherà nell’Irlanda del Nord, per ricevere le condoglianze a Hillsborough Castle e seguire la messa nella St Anne's Cathedral di Belfast. In ultimo, arriverà in Galles, venerdì, per il commiato del parlamento gallese e una cerimonia nella Llandaff Cathedral di Cardiff. Poi tornerà a Londra, dove si terranno i funerali e la sepoltura dell’amata madre.

 

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