L'Unione europea compie l'ultimo passo verso il suo accordo più importante, che porta alla nascita del piano economico più imponente di sempre grazie ad un bilancio alimentato per la prima volta da debito comune. E lo fa sotto la guida della Germania di Angela Merkel. È grazie al compromesso a cui ha lavorato la cancelliera stessa che Ungheria e Polonia hanno fatto cadere i loro veti e hanno approvato, assieme a tutti gli altri, il Next Generation EU e il Recovery fund, che faranno arrivare all'Italia ben 209 miliardi di euro nei prossimi sette anni.
Deal on the #MFF and Recovery Package #NGEU
Now we can start with the implementation and build back our economies.
Our landmark recovery package will drive forward our green & digital transitions. #EUCO— Charles Michel (@eucopresident) December 10, 2020
Ue, Von der Leyen: Europa va avanti
«Risorse ingenti», le definisce il premier Giuseppe Conte, che twitta: «Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre!». Il via libera arriva in tempo utile per rispettare la tabella di marcia: a gennaio entrerà in vigore il nuovo bilancio con i nuovi programmi indirizzati alla transizione verde e digitale, e il Recovery fund comincerà a erogare fondi dalla primavera. «Ora possiamo cominciare con l'attuazione e la ricostruzione delle nostre economie. Il nostro monumentale pacchetto di ripresa guiderà la transizione verde e digitale», ha esultato il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, sollevato dall'intesa che i leader hanno raggiunto in tempi rapidi.
Non avevo dubbi. Alla fine i veti su #NextGenerationEU sono stati superati. Un successo per la Commissione, il Parlamento e il Consiglio Ue. La firma è di Angela #Merkel
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) December 10, 2020
La discussione non è stata lunga perché il terreno era stato ben preparato già da qualche giorno.
Appena raggiunto in Consiglio europeo l’accordo definitivo su #NextGenerationEU. Questo significa poter sbloccare le ingenti risorse destinate all’Italia: 209 miliardi. Approvato anche il Bilancio pluriennale. Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre! #EuCo
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 10, 2020
In sostanza, puntavano ad evitare che la Commissione, incaricata di vigilare sul rispetto dello stato di diritto, prendesse decisioni «arbitrarie» in grado di bloccare i fondi Ue. Una procedura per chi viola i diritti già esiste e rimanda alla Corte Ue, sostengono i due Paesi che la conoscono bene visto che sono entrambi sotto infrazione.
La dichiarazione interpretativa, quindi, «chiarisce qual è la linea di demarcazione tra regolamentazione anti-frode, che noi sosteniamo, e lo stato di diritto, che è già chiarito nel trattato». Per il premier ungherese Viktor Orban è la «vittoria del buon senso», anche perché, ha aggiunto, in questo momento di crisi tutti hanno bisogno che i fondi europei arrivino in fretta. La vera partita per l'Italia e gli altri comincia quindi da oggi.
La scommessa è riuscire ad utilizzare tutti i fondi a disposizione, preparando un piano di rilancio che la Commissione Ue possa approvare senza emendamenti. «Credo che tutti siano consapevoli dell'importanza di questa partita europea e della necessità che l'Italia, come gli altri Paesi, converga su priorità e modalità di attuazione» del Recovery, ha detto il commissario all'Economia Paolo Gentiloni. «Non ci sono al momento scadenze, c'è solo la necessità di concentrarsi sulle priorità e sui meccanismi attuativi perché sappiamo che una volta stabiliti gli obiettivi bisogna anche avere la capacità di rispettare i tempi e le scadenze concordate», ha ricordato il commissario che dovrà valutare il piano italiano assieme agli altri membri della task force di Bruxelles, cioè la presidente von der Leyen e i vicepresidenti Dombrovskis e Vestager.
Veti superati, accordo raggiunto all'#EUCO. Si conferma la condizionalità sullo stato di diritto. Adesso acceleriamo ancora di più perché le risorse del #QFP e del #NextGenerationEU diventino progetti per cambiare e far ripartire Italia ed Europa 🇮🇹🇪🇺 https://t.co/bqGIGnnb0m
— Enzo Amendola 🇮🇹🇪🇺 (@amendolaenzo) December 10, 2020