Royal family e razzismo, Buckingham Palace discriminava le minoranze etniche? Ecco i documenti segreti

Royal family e razzismo, Buckingham Palace discriminava le minoranze etniche? Ecco i documenti segreti
Mercoledì 2 Giugno 2021, 15:50 - Ultimo agg. 20:05
3 Minuti di Lettura

I cortigiani della regina hanno vietato agli "immigrati o stranieri di colore" di ricoprire ruoli clericali nella famiglia reale almeno fino alla fine degli anni '60: è quanto emerge dai documenti recentemente scoperti negli archivi nazionali inglesi che riaccenderanno il dibattito sulla famiglia reale britannica e sul razzismo. I documenti hanno anche fatto luce su come Buckingham Palace abbia negoziato clausole controverse attualmente ancora in vigore che esentano la regina e la sua famiglia dalle leggi che impediscono la discriminazione razziale e sessuale.

 

La scoperta dagli archivi nazionali

I documenti sono stati scoperti negli archivi nazionali come parte dell'indagine in corso del Guardian sull'uso da parte della famiglia reale di una procedura parlamentare arcana, nota come consenso della regina, per influenzare segretamente il contenuto delle leggi britanniche.

I documenti rivelano come nel 1968, il direttore finanziario della regina informò i funzionari pubblici che non si potessero nominare immigrati “di colore o stranieri” a ruoli clericali nella famiglia reale, sebbene fosse loro permesso di lavorare come domestici. Non è chiaro quando la pratica sia terminata: Buckingham Palace si è rifiutato di rispondere alle domande sul divieto e su quando sia stato revocato ma ha detto che i suoi registri hanno mostrato che persone provenienti da minoranze etniche erano impiegate negli anni '90 ed è stato confermato che prima di quel decennio non teneva registri sulle origini razziali dei dipendenti.

Regina Elisabetta, Platinum Jubilee: la festa il prossimo anno, e gli inglesi non lavoreranno per 4 giorni

Il mistero intorno alle leggi

Negli anni '60 i ministri del governo cercarono di introdurre leggi che rendessero illegale il rifiuto di assumere un individuo per motivi di razza o etnia. La regina è rimasta personalmente esentata da quelle leggi sull'uguaglianza per più di quattro decenni e l'esenzione ha reso impossibile per le donne e le minoranze etniche che lavorano per la sua famiglia di presentare denuncia ai tribunali se ritengono di essere state discriminate. 

Amedeo di Savoia, l'ultima intervista prima di morire: «Mai vissuto il 2 giugno in polemica»

La denuncia di Meghan Markle

Più di 50.000 persone chiedono un'inchiesta sui documenti e sul ruolo della regina. Per altro i documenti rivelano come i funzionari del governo negli anni '70 si siano coordinati con i consiglieri di Elisabetta di Windsor sulla formulazione delle leggi. È probabile che i documenti riportino l'attenzione sul rapporto storico e attuale della famiglia reale con il razzismo, essendo gran parte della storia della Royal Family indissolubilmente legata all'impero britannico, che ha avuto colonie in tutto il mondo. Alcuni membri della famiglia reale sono stati anche criticati per i loro commenti razzisti di recente come lo scorso marzo quando la duchessa del Sussex Meghan Markle, il primo membro di razza mista della famiglia, ha affermato di aver avuto pensieri suicidi durante il suo periodo nella famiglia reale e ha affermato che un membro della famiglia aveva espresso preoccupazione per il colore della pelle di suo figlio .

Covid, in Gran Bretagna nessun morto per il virus: è la prima volta da inizio pandemia

© RIPRODUZIONE RISERVATA