Gran Bretagna, incubo varianti: carcere fino a 10 anni per chi mente sui viaggi nei Paesi a rischio

Gran Bretagna, incubo varianti: carcere fino a 10 anni per chi mente sui viaggi nei Paesi a rischio
Gran Bretagna, incubo varianti: carcere fino a 10 anni per chi mente sui viaggi nei Paesi a rischio
di Stefania Piras
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 10:41 - Ultimo agg. 12:28
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Multe da diecimila sterline e anche la privazione della libertà, il carcere fino a dieci anni. Questo prevede il governo britannico per i viaggiatori che provengono dai paesi più colpiti dall'epidemia di Covid ed entrano nel Regno Unito senza rispettare l'obbligo di isolamento negli hotel allestiti dal governo (e che il viaggiatore deve pagare: 1750 sterline comprensivi di vitto, alloggio, trasporto e test) e se mentono durante i controlli alle frontiere sui viaggi recenti in paesi ad alto rischio (Italia è esclusa). Vi ricordate quando Boris Johnson se ne uscì dicendo: «Il nostro paese ama la libertà, per questo qui ci sono più contagi che in Italia»?  E quando si ama la libertà «è più difficile far rispettare le regole». Poi Johnson si ammalò di Covid, fu ricoverato in ospedale. Quando è guarito ha dichiarato guerra al coronavirus accantonando definitivamente l'idea dell'immunità di gregge da acquisire progressivamente lasciando campo libero al contagio. Il virus è troppo aggressivo, non si può. Per questo in Gran Bretagna stanno per scattare sanzioni pesantissime per chi non rispetta le norme anti contagio: sanzioni pecuniarie, multe salate e persino pene detentive.

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Si tratta di un pacchetto di misure progettato per fermare le nuove varianti che entrano in Gran Bretagna attraverso i viaggiatori internazionali, riferisce il quotidiano Guardian. Matt Hancock ha aggiornato la lista dei paesi ad alto rischio: sono 33.

Le punizioni più severe saranno riservate alle persone che mentono sulla loro storia di viaggio e nascondono le visite recenti nei paesi della "lista rossa". Il provvedimento ha suscitato costernazione da parte dei conservatori che hanno messo in discussione la minaccia di lunghe pene detentive e grandi multe senza un voto o un dibattito nei Comuni.

Nel frattempo, il governo scozzese ha confermato che richiederà alle persone che arrivano su tutti i voli internazionali diretti di entrare negli hotel di quarantena da lunedì, non solo quelli provenienti da paesi in "lista rossa". Il segretario ai trasporti scozzese, Michael Matheson, ha detto che l'approccio dell'Inghilterra non era «sufficiente e quindi siamo andati oltre»

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I paesi della lista rossa includono la maggior parte del Sud America, l'Africa meridionale, il Portogallo e gli Emirati Arabi Uniti. «Le persone dovranno rimanere nelle loro stanze e naturalmente non potranno mischiarsi con altri ospiti e ci sarà una sicurezza visibile per assicurare il rispetto delle regole insieme al supporto necessario, così anche se proteggiamo la salute pubblica possiamo badare alle persone che abbiamo in cura. Le persone che non rispettano queste regole ci mettono tutti a rischio», ha detto Hancock. I passeggeri dovranno sottoscrivere un consenso informato che le compagnie aeree sottoporranno prima del viaggio e saranno multati se si rifiutano di firmare.

Le misure già in vigore e quelle che scattano dal 15 febbraio

Le persone hanno già bisogno di un test negativo almeno 72 ore prima di iniziare il loro viaggio. Ai viaggiatori non residenti nel Regno Unito provenienti da paesi della lista rossa è già stato vietato l'ingresso. Chiunque arrivi dal 15 febbraio dovrà eseguire due tamponi molecolari (dopo 2 e 8 giorni dall'ingresso). I test possono essere prenotati online tramite un portale che sarà attivo giovedì. Se risultano positivi, i viaggiatori dovranno mettersi in quarantena per altri 10 giorni. Hancock ha anche annunciato una multa di 1.000 sterline per gli arrivi internazionali che non sono riusciti a fare un test obbligatorio e una sanzione di 5.000 sterline che sale a 10.000 sterline per chi non fa la quarantena nel loro hotel designato. Qui la guida stilata dal governo britannico per chi viaggia da e per il Regno Unito. 

Scoppia la polemica

Il segretario ai trasporti Grant Shapps ha detto che la pena massima riflette la gravità del crimine. È stato criticato dall'ex giudice della Corte Suprema Lord Sumption che al Daily Telegraph ha detto che esistono pene più basse per i reati sessuali. Dieci anni è la pena massima per le minacce di uccidere, l'avvelenamento non fatale o l'aggressione indecente, ha scritto sul quoptidiano. «Il signor Hancock pensa davvero che la mancata divulgazione di una visita in Portogallo sia peggiore del gran numero di reati violenti con armi da fuoco o di reati sessuali che coinvolgono minori, per i quali il massimo è sette anni?». 

L'ex deputato Tory ed ex procuratore generale Dominic Grieve ha detto che a suo avviso si tratta di una pena "completamente sproporzionata". «Ora riconosco che il governo deve stabilire delle regole severe e deve avere delle sanzioni per farle rispettare. Ma suggerire che una condanna di dieci anni sia il risultato di una falsa dichiarazione su un modulo all'atterraggio all'aeroporto di Heathrow è, credo, un errore perché è esagerato, non accadrà».

 

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