«Reiwa», la nuova era giapponese di ordine e armonia con l'imperatore Naruhito

«Reiwa», la nuova era giapponese di ordine e armonia con l'imperatore Naruhito
di Erminia Voccia
Lunedì 1 Aprile 2019, 12:04 - Ultimo agg. 15:27
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Tokyo entrerà in una nuova Era imperiale. Alle 11:30 di lunedì 1 aprile, come da programma, il Giappone ha rivelato il nome della nuova Era. “Reiwa” è il nome del periodo che inizierà il primo di maggio 2019 quando il principe ereditario Naruhito ascenderà al trono del Crisantemo, succedendo a suo padre, l'ormai anziano Akihito. L'espresssione è composta da due kanji: “rei” può essere tradotto con “ordine” e “comando”, ma anche "auspicio"; il carattere “wa” invece è collegato a un'idea di “pace e armonia”.



È la prima volta che un'espressione della letteratura giapponese classica viene scelta per descrivere il regno di un nuovo imperatore. L'annuncio è stato dato dal segretario generale del governo Yoshihide Suga ed è stato trasmesso e seguito con grande partecipazione in diretta tv. L'espressione “Reiwa” non deriva come in passato da caratteri della letteratura cinese, ma dall'antologia più antica di poesie giapponesi, il “Manyoshu”, datata tra il 600 e il 759. Molti la ritengono una scelta precisa da parte del governo nazionalista del premier Shinzo Abe. Dopo l'annuncio ufficiale, il primo ministro ha detto che il Manyoshu riflette la varietà delle stagioni e della natura e ha spiegato di voler tramandare questo grande patrimonio culturale nipponico alla prossima generazione. «Vorrei che il Giappone fiorisse pienamente come i fiori di prugno», ha detto Abe ai giornalisti. «I fiori di prugno - ha proseguito Abe - sbocciano dopo il rigido inverno e segnano l'arrivo della primavera». Il premier auspica che il nome “Reiwa” ispiri un senso di unità nell'arcipelago e aiuti a promuovere le riforme, ecco perché l'espressione, facile da ricordare e mai usata prima nel linguaggio comune, assume anche una valenza politica.
 

Il Giappone adotta questo metodo molto antico di scansione della storia insieme al calendario occidentale. Il nome della nuova Era sarà impresso sui documenti, sulle testate dei giornali e su altri tipi di pubblicazioni ufficiali. Il primo maggio terminerà quindi il periodo Heisei, cominciato nel 1989 e segnato purtroppo da avvenimenti non certo felici per i giapponesi. La bolla speculativa, la piaga della deflazione e l'11 marzo del 2011 la tragedia dello tsunami e il disastro nucleare di Fukushima.

«Gli alberi di prugno che compaiono nel poema - ha commentato a Nikkei Yasushi Oki, studioso di letteratura cinese all'Università di Tokyo - sono noti come fiori cinesi e dunque il governo deve aver pensato ai legami con la letteratura classica cinese». Tetsuji Atsuji, accademico dell'Università di Kyoto, pensa che il kanji “rei” trasmetta un'idea di stagionalità che si collega all'avvicendamento degli Imperatori, ma allo stesso tempo anche un pensiero di gioa e di pace.



Nel luglio del 2016 in un raro video-messaggio l'Imperatore Akihito, oggi 85 enne, aveva annunciato l'abdicazione in vita cogliendo di sorpresa i giapponesi perché in quasi 200 anni di storia dell'arcipelago non era mai avvenuto niente del genere. Nel messaggio alla nazione Akihito, figlio dell'Imperatore della Seconda Guerra Mondiale Hirohito, aveva rivelato una natura umana di cui i giapponesi non avevano mai avuto consapevolezza. Akihito aveva parlato delle sue cattive condizioni di salute e delle inevitabili conseguenze che ne sarebbero derivate. L'anziano Imperatore avava parlato aprendosi al popolo e mostrando le sue preoccupazioni. Prima di Hirohito, l'abdicazione in vita era considerata abbastanza frequente, ma quando l'attuale Imperatore diede l'annuncio la legge della Casa Imperiale non prevedeva alcun articolo sull'abdicazione in vita del sovrano. Nel giugno del 2017 entrambe le Camere della Dieta, il Parlamento nipponico, hanno approvato una norma speciale che definiva il sovrano “Imperatore abdicatario” e la consorte “Imperatrice abdicataria”. Il Consiglio dei Ministri a fine 2017 decretò che la legge speciale sarebbe entrata in vigore il 30 aprile del 2019 rendendo così possibile il passaggio di consegne al principe 59 enne Naruhito il primo di maggio.
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