Attentato suicida contro l'ambasciata russa a Bucarest: un uomo si è scagliato con l'auto contro il cancello dell'edificio. La vettura si è poi incendiata. Secondo fonti locali l'uomo avrebbe urlato alcune frasi contro le guardie schierate davanti all'edificio da dove propro ieri il governo romeno ha espulso dieci diplomatici.
BREAKING:
Someone just crashed a car into the gate of the Russian Embassy in Bucharest, Romania.
1 person confirmed dead. pic.twitter.com/O40fLuab1f— Visegrád 24 (@visegrad24) April 6, 2022
La Romania ha dichiarato ieri dieci funzionari dell'ambasciata russa a Bucarest "persona non grata".
Fra le ipotesi sull'origine dell'uomo alla guida c'è chi avanza quella che si tratti di un profugo ucraino.
La polizia romena ha identificato il cadavere dell'uomo. Si tratta dell'avvocato Bogdan Draghici, che nel suo ultimo post su Facebook prima dell'insano gesto, aveva condannato l'invasione della Russia e scritto: «Sono anche io ucraino». Secondo i media locali, Draghici ieri era stato condannato a 15 anni per aver abusato di sua figlia e, dunque, il suo sarebbe stato un suicidio coperto e accompagnato da motivi politici. Draghici era salito alla ribalta negli anni scorsi anche per le battaglie dei diritti dei padri portate avanti con l'associazione T.A.T.A della quale era presidente.
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