L'estate senza vacanze
​in Italia: i russi restano a casa

L'estate senza vacanze in Italia: i russi restano a casa
di Giuseppe D'Amato
Domenica 5 Giugno 2022, 07:44 - Ultimo agg. 6 Giugno, 16:02
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Sarà un'estate tutt'altro che facile per i russi. Altro che vacanze! Invece di godersi le calde serate sugli yacht di extra-lusso bere champagne e mangiare aragoste oppure a gozzovigliare nelle ville da mille e una notte sulla Costa Azzurra o in resort di super lusso, gran parte degli oligarchi e delle loro famiglie sarà costretta a ripiegare su più semplici dace, non troppo lontane da Mosca e San Pietroburgo. Soggiornare di questi tempi in Occidente non è per loro salubre, anche perché la caccia ai tesori nascosti, appartenenti ad imprenditori vicini all'amministrazione Putin, non è affatto terminata. Sfoggiare ricchezze, proprio in questo momento così complesso, è quanto più di pericoloso vi possa essere. E i russi, almeno i super-danarosi, non sono abituati a passare inosservati.

Quindi meglio evitare certi soggiorni per non finire nella rete occidentale. Chi ha avuto tale disavventura ha poche possibilità di farla franca anche se decine sono già le istanze presentate nelle Corti di giustizia europee contro le misure restrittive assunte dai vari governi dei Ventisette. Roman Abramovich, l'ex proprietario del club londinese di calcio Chelsea, è capofila di questa reazione.

Indubbiamente, vi sono problemi pratici e logistici non da poco per trascorrere vacanze in Occidente. Il primo è il viaggio: al momento sono aperte solo due vie aeree attraverso Turchia o Dubai.

E non sono affatto a buon mercato. Altrimenti da Mosca o San Pietroburgo si è obbligati a prendere autobus di linea, con interminabili e incalcolabili attese alla dogana, verso il Baltico e la Finlandia. Poi da Riga, Tallinn e Helsinki si può andare dove si vuole.

Il secondo problema è rappresentato dal blocco delle carte di credito, quelle più comuni da noi. Quelle russe, collegate al circuito Mir, funzionano soltanto in 15 Paesi, ma non in Occidente. L'unica opzione è, quindi, quella di avere tanti contanti con sé, ma il limite dei 10mila euro è un colpo durissimo a certe fantasie. Inoltre le principali griffe mondiali si sono accordate per non vedere merci di lusso a clienti russi nelle loro boutique.

Meglio pertanto rimanere per le vacanze a casa propria. Ma anche qui vi sono grattacapi a non finire, con la certezza di spendere lo stesso una barca di soldi e di ricevere servizi di qualità scadente. Il primo nodo è come giungere ai luoghi di villeggiatura al mare, poiché da mesi sono ben 11 gli aeroporti della Russia meridionale chiusi al traffico per l'Operazione militare speciale. In Crimea si arriva solo attraverso il ponte sullo stretto di Kerch. E le prenotazioni, soprattutto quelle ferroviarie, sono a tappo. Il russo medio, soggiogato dalla pubblicità, ha così ripiegato su Sochi - la Rimini del mar Nero, dove anche il presidente Putin ha una sua residenza, - ma i prezzi sono astronomici. Quindi si cercano alternative.

L'anno scorso le famiglie, quelle da redditi normali, hanno preferito la Turchia, riaperta in tutta fretta ai russi, mettendo da parte eccessivi controlli sanitari per il Covid. Ankara ha così registrato un importante flusso di valuta in entrata in un momento non certo florido per le casse dello Stato; mentre Mosca ha tirato un sospiro di sollievo, trovando all'ultimo istante una méta raggiungibile con pacchetti turistici speciali, tutto compreso.
Viaggiare in aereo all'interno della Federazione ha nel 2022 aspetti inesplorati. Circa 500 sono gli apparecchi presi in leasing dalle compagnie russe, i quali, in marzo, dovevano essere riconsegnati alle società occidentali proprietarie. Ed invece non è andata così. Una domanda: cosa succederà se questi velivoli dovranno essere dati indietro a stagione in corso? Il rischio di restare appiedati non è poi remoto. E in Russia le distanze sono da migliaia di chilometri!

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«Non posso rimanere senza vacanze ci racconta la manager moscovita Elena, che nel 2021 ha passato una decina di giorni in Turchia e quest'anno è decisa a visitare le spiagge spagnole e portoghesi -. Col lavoro che ho mi devo rilassare, altrimenti non rendo». Elena sta aspettando il visto spagnolo. Dopo che Mosca ha espulso decine di diplomatici occidentali, come misura di risposta ad analoghe decisioni dei Ventisette, il servizio consolare europeo ha dovuto rallentare. «Gli spagnoli prosegue Elena hanno garantito di concedermi il visto turistico in poche settimane. Speriamo bene». Aleksej ha ancora un anno di visto in Bulgaria, dove anni fa ha comprato in una località turistica un piccolo appartamentino per la famiglia. Conto di mandarci mia moglie e i ragazzi dice l'impiegato moscovita -. Volo fino ad Istanbul, poi 5 ore di autobus. Come fare con i soldi non è ancora chiaro».

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In conclusione, si annuncia in Russia un autunno caldo dopo un'estate di dis-confort e con la morsa sempre più stretta delle sanzioni, che col passare delle settimane vanno a regime.

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