Russia, bavaglio all'arte: bloccato il sito di Wiki.Art

Russia, bavaglio all'arte: bloccato il sito di Wiki.Art
di Mattia Ronsisvalle
Mercoledì 8 Giugno 2022, 21:52 - Ultimo agg. 10 Giugno, 10:20
3 Minuti di Lettura

L'enciclopedia online di arte visiva WikiArt.org è stata bloccata in Russia. L'accesso al sito delle risorse è limitato dal Roskomnadzor (Rkn) su richiesta dell'Ufficio del procuratore generale della federazione russa. A riportare la notizia è il sito web dell’autorità di regolamentazione russa.
 

L’arte imbavagliata.

L’ennesimo blocco da parte del Cremlino. A pagarne le conseguenze questa volta è l’arte, la più sublime espressione estetica dell’interiorità e dell’animo umano. ll servizio Rkn per il controllo del blocco di pagine e siti in Russia ha riferito che il sito dell'enciclopedia dell’arte è stato bloccato in base a due prescrizioni della Procura generale in ottemperanza alle norme per il blocco dei siti contenenti inviti a sommosse, estremismo, partecipazione ad azioni di massa.
Ma non è finita qui. La scelta di bloccare Wiki.Art sul territorio russo dipenderebbe anche dal fatto che il sito «contiene informazioni sull'operazione speciale militare russa e link che rimandano di piattaforme online per aiutare l'Ucraina».
In pronta risposta il sito web di WikiArt afferma che il progetto è «una casa online per le belle arti di tutto il mondo». Qui sono pubblicate circa 250 mila opere di tremila artisti, le informazioni su di esse sono disponibili in otto lingue. Le opere d'arte esposte si trovano in musei, università, municipi e altri edifici pubblici in più di cento paesi, la maggior parte delle opere è esposta al pubblico.
Il concetto di arte rispecchia le opinioni, i sentimenti e i pensieri degli artisti nell'ambito sociale, morale, culturale, etico o religioso del suo periodo storico. Ed è facile capire il perché delle tante polemiche da parte di alcuni cittadini e artisti – ad esempio il noto animatore Nikita Lyskov - contrari alla guerra.

Quella del Cremlino sembrerebbe proprio una mossa orientata a imbavagliare quella fetta di russi che si battono contro l’«operazione militare speciale».

La mente del Roskomnadzor

Conosciuto ai più con la sigla Rkn, il Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell'informazione e dei mass media è un'agenzia federale russa, posta sotto il controllo del Ministero dello sviluppo digitale, delle comunicazioni e dei mass media, che si occupa di monitorare e controllare l'accesso ai mezzi di comunicazione in Russia. Nato il 12 maggio di quasi 14 anni fa (12 maggio 2008, ndr.) l’ente conta circa 2.500 impiegati nella sua sede di Mosca. Da chi fu istituito? Da l’allora Presidente della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev – in carica dal 2008 al 2012. Sì, proprio l’attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca che un paio di giorni fa ha detto: «Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri - ha scritto su Telegram l'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca - La risposta è che li odio. Sono bastardi e fanatici. Vogliono la morte per la Russia e finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire».

© RIPRODUZIONE RISERVATA