Russia, editoria in crisi ad eccezione dei libri
sulla Germania nazista e sulle guerre mondiali

Russia, editoria in crisi ad eccezione dei libri sulla Germania nazista e sulle guerre mondiali
di Mattia Ronsisvalle
Martedì 25 Ottobre 2022, 06:20 - Ultimo agg. 26 Marzo, 04:38
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In Russia il mercato dell’editoria è in calo ma le vendite di libri sulla storia della Germania nazista sono aumentate. In tendenza anche le opere sulle guerre mondiali – con il secondo conflitto in forte ascesa.


Avete mai sentito parlare del metodo Stanislavskij? Si basa sull'approfondimento psicologico del personaggio e sulla ricerca di affinità tra il mondo interiore del personaggio e quello dell'attore, tale per cui l'esternazione delle emozioni del personaggio avviene attraverso la loro interpretazione e rielaborazione a livello intimo da parte dell'attore.
Ecco, ora immaginate che in Russia sta accadendo qualcosa di simile all’approccio teatrale messo a punto dall’attore, regista e insegnante Konstantin Sergeevic Stanislavskij, di nazionalità russa ovviamente.
Ma procediamo con ordine.

La Russia ha invaso l’Ucraina da circa 250 giorni e il Paese, volente o nolente, è ormai soggetto agli effetti della guerra. La dimostrazione dell’influenza bellica è provata dal mercato, in particolare quello dell’editoria.
Le librerie fisiche e digitali hanno assistito a un calo delle vendite ma gli acquisti di libri ed e-book sulle guerre mondiali e sulla Germania nazista sono aumentati. Il sito russo Kommersant parla di un aumento delle vendite del 20% per questo genere di libri.

Tra i titoli più acquistati «La guerra tedesca. Una nazione sotto le armi: 1939–1945» di Nicholas Stargardt, un libro che racconta di come i cittadini tedeschi hanno vissuto la Seconda guerra mondiale. Le vendite del libro sono quintuplicate secondo la catena di librerie Chitai-Gorod.
Altri libri sono ritornati sotto i riflettori: «Guerra e pace» di Lev Tolstoj ,«Incarichi speciali. Le memorie di una spia del Kgb» scritto da Pavel Sudopatov così come «Cronaca della guerra segreta e della diplomazia: 1941- 45» e «Memorie di guerra» di Nikolai Nikulin. La casa editrice Bombora ha registrato un aumento di vendite per il libro di Julia Boyd «Appunti dal Terzo Reich. La vigilia della guerra vista da turisti comuni». Considerato ormai un best-seller anche «Il giardino dei mostri» di Eric Larson. La casa editrice Alpina ha dichiarato che anche «La Seconda Guerra Mondiale» di Winston Churchill è un «must-have».

La critica letteraria russa Galina Yuzefovich analizza il fenomeno delle vendite di libri: «Le persone hanno bisogno di una spiegazione di ciò che sta accadendo nel nostro Paese. I lettori cercano libri di epoche storiche che richiamano un’esperienza simile a quella che stanno vivendo». Yuzefovich spiega che «la letteratura che narra quello che stiamo vivendo non esiste ancora e non so quando esisterà». La critica letteraria, in conclusione, volge una critica alla stampa russa: «I moderni media russi? Difficilmente offrono una spiegazione esauriente, chiara e concettuale delle dinamiche belliche in corso».

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