L’organizzazione paramilitare russa conosciuta come «Gruppo Wagner» ora recluta anche prigionieri che soffrono di gravi malattie infettive, in particolare HIV ed epatite C.
In questi lunghi di mesi di guerra il gruppo militare Wagner è stato più di una semplice comparsa.
Virale fu il video in cui l’oligarca Yevgeny Prigozhin invitava personalmente i prigionieri russi a combattere in Ucraina. Il «cuoco di Putin» è ora il leader del gruppo di carcerati-mercenari a servizio del Cremlino - nonostante i rapporti con Mosca restino sempre un grossa incognita.
Ma ora emergono nuovi dettagli sugli arruolati.
Il servizio di intelligence ucraina (Gru, ndr.) ha rivelato che più di cento prigionieri con HIV o epatite C sono stati reclutati da un solo carcere nella città di Metalostroy.
Per «marcare» i militanti che soffrono di malattie infettive, il comando Wagner li costringe ad indossare braccialetti colorati: quelli rossi sono per i postivi all’HIV, mentre i bianchi sono per i casi di epatite. Secondo I’intelligence ucraina, l'indignazione per questa situazione sta crescendo tra i militanti.
Ma non solo, cresce sempre di più il numero dei medici russi che si rifiutano di fornire assistenza ai membri del gruppo Wagner con HIV o epatite C.
Al momento la stampa ucraina ha riportato che sono già stati scoperti militari con HIV ed epatite, il che confermerebbe che le informazioni del Gru sul reclutamento del gruppo Wagner siano vere.
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