Prigionieri britannici, Londra (al momento) non tratta con Mosca: nessuna prospettiva di scambio

Prigionieri britannici, Londra (al momento) non tratta con Mosca: nessuna prospettiva di scambio
Prigionieri britannici, Londra (al momento) non tratta con Mosca: nessuna prospettiva di scambio
Martedì 19 Aprile 2022, 12:20 - Ultimo agg. 20 Aprile, 07:03
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Al momento non si tratta. Il Regno Unito non sta cercando di aiutare Mosca con la prospettiva di uno scambio di prigionieri tra l'oligarca filo-russo e politico ucraino, Viktor Medvedchuk, e due combattenti volontari britannici catturati in Ucraina dalle forze russe: lo ha detto oggi a Sky News il ministro per l'Irlanda del Nord, Brandon Lewis. Il ministro non ha indicato se Londra stia lavorando o meno per riportare in patria i due volontari, Shaun Pinner and Aiden Aslin, affermando di non voler commentare «questioni di sicurezza nazionale».

Londra, nessuno scambio prigionieri

Alla domanda sulla prospettiva di scambiare i britannici con Medvedchuk, che è attualmente detenuto dalle forze ucraine, Lewis ha detto: «Stiamo sanzionando le persone vicine al regime di Putin. Non guarderemo a come possiamo aiutare la Russia». Ieri i due cittadini britannici sono apparsi alla tv di Mosca e hanno lanciato un appello al premier Boris Johnson chiedendo di essere liberati in uno scambio con Medvedchuk. Quest'ultimo, da parte sua, ha lanciato su Telegram un appello per uno scambio di prigionieri ai presidenti ucraino Voldymyr Zelensky e russo Vladimir Putin, proponendo di essere liberato in cambio di «difensori di Mariupol e suoi cittadini» catturati.

I due prigionieri

I due britannici, ha sottolineato Lewis, «non avrebbero dovuto essere lì, è un atto illegale essere lì», ha aggiunto. «Abbiamo sempre una responsabilità per i cittadini britannici che prendiamo sul serio», ha proseguito: «Dobbiamo trovare il giusto equilibrio con l'Ucraina, ecco perché dico a tutti di non viaggiare illegalmente in Ucraina.

Le forze armate ucraine hanno il supporto del Regno Unito. Stiamo continuando a fornire quel supporto e questo è il modo giusto per farlo». Solo qualche giorno dopo l'inizio dell'invasione, il 27 febbraio scorso, la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, aveva detto al programma 'Sunday Morning' della Bbc che avrebbe appoggiato i cittadini del regno che si fossero uniti agli ucraini per combattere contro le forze russe.

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