Russia, effetto sanzioni: boom di vendite per i supporti analogici

Russia, effetto sanzioni: boom di vendite per i supporti analogici
di Mattia Ronsisvalle
Venerdì 22 Luglio 2022, 17:15 - Ultimo agg. 26 Marzo, 23:10
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In Russia la domanda di lettori e dischi Blu-ray si è quintuplicata, così come le vendite di dvd e giradischi sono raddoppiate. I motivi? La diminuzione del numero di servizi esteri di streaming nella Federazione Russa, la scomparsa di prodotti internazionali dalle piattaforme digitali e la moda per il retrò.

Nella guerra tra la Russia e l’Ucraina stiamo assistendo a un fenomeno davvero sorprendente per il ventunesimo secolo: il passaggio a ritroso dal digitale all’analogico.

Il quotidiano russo Izvestia riporta che i rivenditori online Ozon e Wildberries hanno visto aumentare le loro vendite di lettori blu-ray e giradischi da gennaio a giugno 2022.

Parliamo di cifre cinque volte superiori rispetto alla media per il primo rivenditore e il doppio per il secondo.

I dati

Il prezzo di un giradischi in Russia si aggira intorno tra i 6 e i 9 mila rubli (dai 103 ai 155 euro, ndr.).
Un costo accessibile per la maggior parte della popolazione tanto che nella prima metà dell'anno Wildberries ha registrato un aumento delle vendite di giradischi del 184% e degli accessori pari al 122% rispetto al 2021.
Il più grande rivenditore online russo ha venduto, nella prima metà del 2022, il 60% in più di dischi in vinile rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L’azienda russa leader nel campo dell’e-commerce M.Video-Eldorado Group, ha dichiarato che «le vendite dei dischi in vinile sono aumentate oltre il 25% rispetto il 2021».

Il parere degli esperti

«È la moda del retrò – spiega l’analista del Mobile Research Group Eldar Murtazin - che ci riporta all’analogico: i rappresentanti delle sottoculture moderne si sono innamorati dei dischi».

La moda per i media fisici sta tornando non solo in Russia, ma anche negli USA: a marzo la Riaa - Recording Industry Association of America ha registrato per la prima volta dal 2004 un aumento delle vendite di cd musicali e dischi in vinile. Per il CEO di TelecomDaily Denis Kuskov e l'esperto IT Alexander Baulin i motivi sarebbero più pratici che ideologici: dal mese di marzo molte produzioni cinematografiche occidentali hanno lasciato la Russia e la gamma di prodotti europei e americani in streaming è diminuita. Da sottolineare che i dischi non sono soggetti a sanzioni - almeno per il momento.

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