Russia, il Tribunale di Mosca condanna Google: multa di 21 miliardi di rubli

Russia, il Tribunale di Mosca condanna Google: multa di 21 miliardi di rubli
di Mattia Ronsisvalle
Mercoledì 20 Luglio 2022, 20:00 - Ultimo agg. 26 Marzo, 23:18
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La Corte russa ha stabilito che Google dovrà pagare il 10% dei suoi profitti al Paese. L'accusa mossa nei confronti dell'azienda americana è di «aver diffuso notizie false sul conflitto russo-ucraino».

Continua la cyber-guerra tra la Russia e Google.
Il Tribunale del distretto Tagansky di Mosca ha multato Alphabet, la società americana che controlla Google, per una cifra di 21 miliardi di rubli (circa 369 milioni di euro, ndr.). L’ufficio stampa del tribunale parla di «una riscossione della cifra che potrebbe avvenire direttamente dal fatturato». La portavoce del tribunale distrettuale di Tagansky Zulfiya Gurinchuk ha così dichiarato: «Con la decisione del giudice di pace del distretto giudiziario n. 422 del distretto di Tagansky di Mosca, Google Llc è stata dichiarata colpevole di un reato amministrativo (...) ed è stata condannata a una sanzione amministrativa per un importo pari a 21.077.392.317 di rubli e 80 copechi».

La parte 5 dell'articolo 13.41, su cui il tribunale si è pronunciato per multare Google, riguarda la ripetuta mancata rimozione di informazioni vietate in Russia, ovvero tutte quelle notizie «fuorvianti» che riguardano principalmente la guerra in Ucraina . Nel mese di giugno il Roskomnadzor – agenzia statale russa che supervisiona le comunicazioni nel Paese – aveva annunciato la stesura di un nuovo protocollo basato proprio sulle attività della società americana. Questa volta però Google pagherà dazio per non aver cancellato materiale vietato (in Russia) su Youtube.

Le autorità russe hanno infatti rilevato «informazioni imprecise sul corso dell’operazione militare speciale in Ucraina che scredita le forze armate della Federazione Russa», nonché propaganda di estremismo, istruzioni per la fabbricazione di esplosivi e richieste di partecipazione a minori per azioni non autorizzate nel Paese russo.

Karen Kazaryan, analista capo dell’Associazione russa per le comunicazioni elettroniche (Raec), spiega che: «Il valore della multa è stato calcolato in base ai profitti di Google in Russia che nel 2021 hanno visto un aumento del 30% in più rispetto il 2020».

L’eventuale riscossione non è così semplice.
«Essendo Google ubicata al di fuori della Federazione russa, il recupero effettivo potrebbe non avvenire affatto. Un tribunale negli Stati Uniti o in Europa non applicherebbe una tale decisione» – sottolinea Gleb Sitnikov, avvocato dello studio legale Yurlov and Partners.

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Inoltre, la decisione di riscuotere la multa può essere ritardata fino a tempo indeterminato per gli stessi motivi sopracitati. «Teoricamente – spiega il giurista Sergey Vodolagin - si può presumere che il recupero possa essere riscosso da una società straniera di proprietà di Google situata in uno dei pochi Paesi che riconoscono le decisioni dei tribunali statali russi, ma anche in questo caso i ritardi possono essere molto significativi e la Russia – esercitando un’abile tutela a proprio favore – potrebbe rendere tali decisioni inapplicabili nella pratica».
Se la decisione del magistrato verrà confermata in appello, sarà «la seconda sanzione negoziabile per Google in Russia nell'ultimo anno». Nel dicembre 2021, lo stesso tribunale ha deciso di recuperare circa 7,2 miliardi di rubli dalla società americana. Al momento Google può ricorrere in appello ma non ha ancora rilasciato comunicazioni al riguardo.

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