Russia, creato falso passaporto ucraino per incolpare Kiev sull’esplosione del ponte Kerch

Russia, creato falso passaporto ucraino per incolpare Kiev sull’esplosione del ponte Kerch
di Mattia Ronsisvalle
Sabato 5 Novembre 2022, 22:00 - Ultimo agg. 26 Marzo, 06:44
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I russi hanno photoshoppato un passaporto fingendo che sia del responsabile dell’esplosione del Ponte di Crimea. Il volto utilizzato è quello di un comico americano e il modello del passaporto è del governo ucraino, disponibile su Wikipedia.

Alle ore 6:02 dell’8 ottobre, nell’ambito delle operazioni militari conseguenti all'invasione russa dell'Ucraina, sia il viadotto stradale sia quello ferroviario vennero danneggiati gravemente da un'esplosione che fece crollare due campate della carreggiata nord del ponte stradale, che corre in direzione Russia-Crimea.

La caduta del Ponte di Kerch aveva bisogno di un responsabile, un volto da incriminare magari un ucraino.
Ed è così che entra in scena Semen Haydenko di cui esiste anche una prova della sua esistenza: un passaporto con tutti i suoi dati. Peccato però che sia falso.

Il volto sul passaporto è di Sam Hyde, un comico abbastanza noto in america diventato anche un meme in l’Occidente. Attraverso editor di foto sarebbero state aggiunte anche macchie di sangue sul viso del falso terrorista ucraino. Il modello grafico del passaporto? Preso da Wikipedia.

La Russia con questo escamotage ha diffuso l’immagine sui social e sul web avviando una propaganda contro l’Ucraina e accusandola di aver fatto esplodere il Ponte di Crimea.
Una mossa escogitata dai filorussi che avevano visto le reazioni del fronte ucraino.
Dopo l’esplosione del ponte, l’Ucraina brindò provocatoriamente, pubblicando sul profilo Twitter del segretario del Consiglio di sicurezza Oleksiy Danilov le immagini dell'esplosione accanto a quelle di Marilyn Monroe che intona al presidente americano Jfk «Happy birthday, mr. President», all'indomani dei 70 anni dello zar Vladimir Putin; mentre il braccio destro di Zelensky, Mykhailo Podolyak, avvertì che era solo l’inizio della distruzione di «tutto ciò che è illegale». E anche la Difesa di Kiev evocò la vendetta: «L'incrociatore lanciamissili Moskva e il ponte di Kerch - due noti simboli del potere russo nella Crimea ucraina - sono stati abbattuti. Russi, quale sarà il prossimo della lista?».

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