Care, vecchie elezioni. Funzionano ancora e regalano risultati sorpredenti, a volte, come a Povalikhino, un piccolo centro rurale di 250 abitanti a 500 chilometri da Mosca in Russia dove è stata eletta sindaca la 35enne Marina Udgodskaya. Lei, la polvere del municipio, prima di queste votazioni non la conosceva così come urlano ai quattro venti gli sfidanti alle amministrative che di solito promettono di fare pulizia. Lei, il municipio e l'ufficio del sindaco, prima delle elezioni, lo puliva e basta. Ma davvero. Ha vinto le elezioni quando il primo cittadino uscente, Nikolai Loktev, esponente del potente partito di Vladimir Putin, Russia Unita, non disponendo di avversari e pensando di vincere facile, le ha proposto di sfidarlo. E però poi, la sua avversaria lo ha battuto: ha vinto con il 62% delle preferenze. E lui ha perso.
Una storia che ha fatto atterrare elicotteri e giornalisti nel Paese dove Aleksei Navalny non può candidarsi perché avvelenato, e nel piccolo paesino che ha fatto una piccola rivoluzione eleggendo la donna delle pulizie del Comune. Loktev prima di chiedere a Marina Udgodskaya aveva chiesto di correre anche al suo assistente al municipio e a un membro del Partito comunista. Aveva ricevuto dei secchi no.
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Marina, prima sorpresa e anche un po' infastidita dalla curiosità suscitata dalla stampa, ha detto: «Una donna delle pulizie è sempre un essere umano, no?». Certo, è che non ci si aspettava che si candidasse a sindaco. Marina ora ha più che raddoppiando il suo stipendio: da 14mila rubli passa a 29mila.
E quando la neosindaca, seduta sulla poltrona del suo ex capo, ha incontrato il reporter di RadioFreeEurope che le ha chiesto chi farà le pulizie in Comune ora, lei ha risposto: «Vedremo, non si può assumere chiunque, è un lavoro di responsabilità».
“I don’t need this fame at all,” says the cleaner who beat the Kremlin’s man. “I want to live like I did before.” https://t.co/vlP2iaWm7I
— Radio Free Europe/Radio Liberty (@RFERL) October 18, 2020
Una sorpesa persino per il Cremlino che è abituato a schierare oppositori deboli alle competizioni elettorali.
When the mayor of the tiny village of Povalikhino, about 300 miles east of Moscow, asked the woman who cleaned City Hall to run, he thought his second term was all but assured. It wasn’t. via @NYTimes https://t.co/ObnpdZkKRM
— Joe McBreen (@joemcbreen) October 26, 2020