Primo ministro più longevo della storia della Scozia. Prima donna a essere leader del Partito nazionale scozzese indipendentista e contemporaneamente premier. «Puntuta e spietata», ma anche «capace di ispirare le persone» come la descrisse nel 2015 il Telegraph, giornale non certo tenero nei confronti dell'Snp. Nicola Sturgeon è alla guida del governo di Edimburgo dal settembre del 2014, quando è subentrata al suo mentore Alex Salmond come primo ministro dopo che l'elettorato aveva rifiutato l'indipendenza. Al ballottaggio, il 55% degli elettori votò per rimanere nel Regno Unito e il 45% per andarsene e lei, da sempre pro indipendenza, decise di guidare il partito in un momento difficile. È «il più grande privilegio della mia vita», disse allora.
La carriera
Nata il 19 luglio del 1970 a Irvine, nel North Ayrshire, è cresciuta durante quelli che ha definito «i giorni bui dell'era Thatcher».
Il partito
Convinta europeista, dopo la Brexit e con il 62% degli scozzesi che volevano restare nella Ue, Sturgeon ha avanzato la possibilità di non concedere il consenso parlamentare alla volontà espressa da Londra. E ha esplorato tutte le opzioni per tutelare il posto della Scozia nella Unione europea. Il suo partito Snp si è affermato alle elezioni locali del maggio 2021, ma non ha raggiunto la maggioranza assoluta che avrebbe dato agli indipendentisti maggior forza nell'avanzare nuovamente la richiesta di un referendum sulla secessione dal Regno Unito.
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