Shoah, sul web i negazionisti celebrano Faurisson nel giorno della morte: c'è anche Jean-Marie Le Pen

Robert Faurisson
Robert Faurisson
di Jacopo G. Belviso
Lunedì 22 Ottobre 2018, 18:26 - Ultimo agg. 2 Dicembre, 22:24
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E’ stato il padre del negazionismo, punto di riferimento di tutte quelle folli teorie che hanno rinnegato o messo in dubbio la Shoah. Nel giorno della sua morte, sul web spuntano anche commenti in suo sostegno, con tanto di post celebrativi che glorificano le sue assurde tesi revisioniste. Robert Faurisson, morto all’età di 89 anni nella sua casa di Vichy in Francia, venne condannato più volte per antisemitismo e per le sue idee, propagandate in diversi libri da lui pubblicati, in cui cercava di confutare l'esistenza delle camere a gas definendo i campi di concentramento semplici "campi di detenzione”. Rimosso nel 1990 dalla cattedra all'università di Lione per le sue posizioni, fu condannato per aver definito l'Olocausto una "religione ufficiale”, che “continua ad abusare di milioni di persone attraverso dei procedimenti approssimativi”.

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«Ho ancora gli occhi che mi bruciano per le lacrime e non riesco ad addormentarmi. Tornando, qualche ora fa, dall'aeroporto di Bari mi è stata data la notizia tremenda: Robert Faurisson è salito nei Campi Elisi - scrive sul proprio profilo personale Joe Fallisi, fervido seguace delle idee dello storico francese - questo UOMO più che coraggioso tutto quel che doveva fare l'ha fatto: lascia un contributo alla causa revisionista immenso. Oltre alle angherie giudiziarie e morali che dovette subire, fu più di dieci volte assalito fisicamente dagli odiosi nemici, che volevano impedirgli di esprimersi, di vivere. Seppe sempre resistere e rialzarsi, non deflettendo di un millimetro dalla ricerca intrepida della verità. Un giorno sarà celebrato come un eroe del libero pensiero. W Robert Faurisson!». «Onore a Faurisson, all’uomo e allo studioso che sino alla fine ha lottato per distruggere le menzogne che ci opprimono ed incatenano da decenni. Divulgare la sua opera è il nostro dovere. Viva il Revisionismo storico, viva Robert Faurisson!» risponde Nicola M., che come immagine del profilo vanta la foto di Giovanni Preziosi, noto per l’adesione convinta al fascismo e per il suo antisemitismo. «Ho appena appreso la triste notizia della morte, avvenuta ieri sera, di Faurisson. Sentite condoglianze alla famiglia e in particolare a sua sorella Yvonne! Requiescat in pace!» scrive sul suo blog il noto revisionista italiano Andrea Carancini, sempre in prima linea nel propagandare il negazionismo.



All’elenco si aggiunge anche l’eurodeputato Jean-Marie Le Pen, padre di Marine, ex segretario e leader storico del Front National, che con un comunicato stampa ricorda il professore: «Non conoscevo Robert Faurisson, ma i considerevoli mezzi usati per decenni per zittirlo sembrano emblematici del declino della libertà di espressione e di opinione nel nostro paese. Le cosiddette leggi commemorative per criminalizzare gli oppositori politici di ogni tipo sono il marchio di una curva anti-democratica che le varie potenze usano contro lo spirito patriottico e l'identità dei popoli».

Sulla pagina Facebook del giornale di riferimento della formazione di estrema destra Casapound, Il Primato Nazionale, sono molti i commenti che celebrano la vita e le tesi dell'ex professore francese: «Onore ad un uomo coraggioso» scrive sotto al post S.M. «La Shoah in Italia è un dogma. Non può essere oggetto di discussione. Una verità dimostrata, ma da chi?» risponde un altro utente. «Arrivederci Professore... grazie per questi 70 anni di Coerenza e coraggio» commenta F.C. che come immagine del profilo ha la bandiera col fascio littorio. Lanza Marialucia, che sul suo profilo facebook si descrive in breve come MILITANTE FORZA NUOVA (MAI ABBASSARE LA GUARDIA), scrive: «Ora riposa, in quell' angolo di cielo, riservato ai Santi, ai Martiri e agli Eroi!!».

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