Ha sposato una ragazza di 16 anni, reginetta di bellezza, e il giorno dopo ha assegnato l'incarico di Segretario della Cultura e del Turismo alla sua nuova suocera. Per questo motivo la Procura della città brasiliana di Araucaria ha aperto un'inchiesta per nepotismo nei confronti del sindaco 65enne Hissam Hussein Dehaini. Il matrimonio con minori è previsto dalla legge brasiliana in casi eccezionali, ma solo se viene approvato da un genitore: il sospetto sia che la suocera abbia beneficiato del suo consenso alle nozze con un incarico pubblico.
Il matrimonio tra sindaco e adolescente è stato celebrato il 12 aprile, il giorno successivo a quello che la giovane ha compiuto 16 anni. Il 13 aprile, un giorno dopo, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del comune il decreto con cui il sindaco ha nominato Marilene Rode sua segretaria alla Cultura e al Turismo, con uno stipendio di 21.416 reais (circa 4.232,4 dollari) mensili, come riporta El Mundo.
Fino ad allora la suocera era una funzionaria del Ministero dell'Istruzione con uno stipendio molto più basso. Il caso ha generato uno scandalo politico ad Araucaria, comune nell'area metropolitana di Curitiba, capitale dello stato del Paraná. Lo scandalo è stato alimentato dall'informazione secondo cui è stata la stessa vicesindaco di Araucaria, Hilda Lukalski Seima, a ufficializzare il matrimonio in qualità di responsabile del registro civile della città.
Nomeação da sogra ocorreu um dia após Hissam Hussein Dehaini casar com a filha dela, de 16 anos. Pela Constituição, agentes públicos não podem contratar parentes https://t.co/z9XmAUBxkC #g1
— g1 (@g1) April 26, 2023
Nel 2010, quando ricopriva un precedente mandato, il sindaco concesse incarichi pubblici all'allora moglie, due sue figlie e un cognato, oggetto di un'inchiesta che finì per essere archiviata. L'ufficio del sindaco ha chiarito in una nota che la nomina è un atto discrezionale del capo del Potere Esecutivo, il quale ha ritenuto che il funzionario soddisfi le condizioni necessarie per l'esercizio dell'incarico, avendo 26 anni di esperienza nel pubblico impiego. Il Pubblico Ministero, da parte sua, sostiene che la Costituzione vieti espressamente il nepotismo, cioè che chi occupa incarichi dirigenziali per pubblico mandato nomini, assuma o favorisca parenti in cariche di pubblico potere.
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