Su WhatsApp, sugli smartphone dei ragazzini ma anche nelle chat tra i genitori, girano da qualche giorno alcuni video dal contenuto decisamente pericoloso. Nei filmati si vedono di solito tre giovani in riga che saltano, e a un certo punto i due ai lati scalciano violentemente le gambe del giovane al centro, facendolo cascare per terra orizzontale.
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Un “giochino” social orribile, dal nome Skullbreaker Challenge: skullbreaker, letteralmente, significa “rompicranio”, cioè ciò che si rischia se si cade in maniera particolarmente violenta. La catena di Sant’Antonio che gira tra i genitori parla - citando un articolo in lingua spagnola - addirittura di due bambini già morti: notizia falsa, sebbene ci siano stati - secondo la tv americana di lingua spagnola Telemundo, qui il link - effettivamente due casi di bambini feriti (uno a Miami, l’altro in Venezuela), ma che non hanno perso la vita.
PERICOLO EMULAZIONE Morti o non morti, non cambia la pericolosità del gioco, una delle solite tendenze che ciclicamente spuntano sui social: in questo caso partito da TikTok, la app che sta spopolando tra i teenager anche in Italia. Si rischia davvero di rompersi la testa, provocando danni gravissimi, come la commozione cerebrale, la distorsione cervicale o appunto la frattura del cranio.