Usa vs Corea del Nord: «Dobbiamo
andare in guerra? Ci andremo»

Usa vs Corea del Nord: «Dobbiamo andare in guerra? Ci andremo»
di Luca Marfé
Mercoledì 29 Novembre 2017, 09:11 - Ultimo agg. 30 Novembre, 07:00
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NEW YORK - «Se dobbiamo andare in guerra per fermare tutto questo, be’, ci andremo». Parole che non lasciano spazio ad equivoci. Le firma il senatore repubblicano della Carolina del Sud Lindsey Graham che, intervenuto durante la trasmissione ‘Situation Room’ di Cnn, ha preso la parola per Trump e per gli Stati Uniti.

«Se ci sarà un conflitto con la Corea del Nord, sarà perché la stessa Corea del Nord non avrà desiderato altro. Ed è proprio dritto in quella direzione che stiamo andando, se le cose non cambiano sùbito».


(Il senatore repubblicano Lindsey Graham ai microfoni di Cnn)


Ore di fuoco, dunque, tra Washington e New York dopo l’ennesimo lancio operato dal regime nordcoreano di un missile balistico intercontinentale. Il più potente mai impiegato fino ad ora.

Non mancano di certo i precedenti, ma l’episodio, gravissimo, arriva all’indomani di una tregua tacita durata circa un mese e mezzo. E questa volta rischia davvero di far vacillare lo scacchiere internazionale. La ragione è molto semplice: l’ordigno non si è andato a inabissare in acque internazionali (come accaduto in precedenza), ma all’interno del perimetro di una zona economica esclusiva del Giappone. 

Non a caso, il premier nipponico Shinzo Abe ha convocato immediatamente una riunione dei suoi vertici militari e, parallelamente, ha messo in moto la sua macchina diplomatica tra le mura del Palazzo di Vetro per richiedere un nuovo intervento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Ma la vera voce grossa, come sempre del resto, la fa Donald Trump: «We will take care of it», “Ci pensiamo noi”.

Tornado a Graham e al suo intervento in diretta televisiva, c’è un aspetto fondamentale che non ha mancato di sottolineare: «La Corea del Nord può colpire potenzialmente ovunque». Non c’è luogo al mondo, insomma, che sia al sicuro.

Riguardo al suo presidente, il senatore ha aggiunto e ha concluso: «È pronto, se necessario, ad annientare il regime di Kim per proteggere l’America. Spero che il dittatore capisca che se Trump venisse chiamato a scegliere tra la distruzione della Corea del Nord e gli Stati Uniti, non farebbe altro che seppellire Pyongyang. Mi auguro che lo capisca anche la Cina».

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