PARIGI - È trascorso un anno dalla strage di Parigi. Il 13 novembre 2015, tre commando seminano il terrore nella capitale francese, uccidendo 130 persone e ferendone 413: una carneficina rivendicata dall'Isis, seconda in Europa solo agli attentati di Madrid che l'11 marzo 2004 fecero 191 morti. Tra le vittime, Valeria Solesin, ricercatrice italiana alla Sorbona, morta nel massacro al Bataclan.
E proprio oggi il teatro parigino, cornice di tanta ferocia, riapre i battenti, nel segno della rinascita. Alla vigilia del primo anniversario della strage, la sala da concerto torna a risplendere con un live di Sting, dedicato alle vittime.
Al Bataclan, i proprietari hanno voluto che fosse la musica a dare il via alla nuova stagione, prima ancora dell'omaggio delle autorità e della lapide che sarà scoperta domenica. Si riparte da dove ci si era fermati, dalla musica rock. E domenica, mentre si scopriranno targhe e si elencheranno i nomi di tante persone uccise, soprattutto giovani e giovanissimi, al Canal Saint-Martin, luogo di ritrovo "cult" dei ragazzi parigini, si accenderanno migliaia di lanterne. Una candela, dalle finestre di tutte le case di Francia, dovrà essere il simbolo del ricordo e della vita che riprende.
A un anno dalla strage di #Parigi riapre il #Bataclan con #Sting: il potere della musica #12Novembre https://t.co/WFmgg5jSiG
— Riplive.it (@ripliveit) 12 novembre 2016
Alla cerimonia commemorativa prevista per domani al Bataclan saranno presenti anche i musicisti della band americana che si esibiva quella sera, gli Eagles of Death Metal.
è stato un anno difficile,per tutti noi. Ma da stasera dobbiamo ricominciare a vivere. Per noi e per coloro che non ci sono più. #Bataclan
— FLAVS (@flavsxx) 12 novembre 2016
"Spero che l'esempio del lavoro di mia figlia sia d'esempio per i giovani ricercatori che va aiutato - ha affermato Lucia, la mamma di Valeria Solesin -. Mia figlia lascia l'eredità di una persona che sapeva cosa contasse veramente nella vita per questo aveva scelto di studiare e di occuparsi di demografia, perché era una materia che aveva il valore di nascita, vita e morte".
Penso a #valeriasolesin a quanto fosse ambiziosa! Amava lo studio e la musica! Dei folli hanno interrotto i suoi sogni! #Bataclan
— emanuela (@manomela) 12 novembre 2016
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