Strage di Parigi, il fratello di Salah all'attentatore: «Devi parlare»

Strage di Parigi, il fratello di Salah all'attentatore: «Devi parlare»
Martedì 18 Ottobre 2016, 16:25 - Ultimo agg. 19 Ottobre, 17:55
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Mohamed Abdeslam ha chiesto a suo fratello Salah, unico attentatore superstite degli attacchi di Parigi dello scorso anno, di parlare e di collaborare con la giustizia. Rinchiuso nel carcere di Fleury-Merogis, il terrorista sta usando il diritto a rimanere in silenzio e, per questo motivo, la scorsa settimana i suoi due avvocati difensori hanno deciso di rinunciare al mandato. «Pochi giorni dopo il 13 novembre, gli ho chiesto di arrendersi, oggi gli chiedo di parlare», ha detto Mohamed a radio RTL, aggiungendo che vuole sapere «esattamente cosa è successo prima e dopo» gli attacchi in cui 130 persone sono morte e «qual è il suo livello di coinvolgimento». Arrestato a Bruxelles lo scorso 18 marzo Salah è stato trasferito in Francia nel mese di aprile, dove è stato sottoposto a una stretta videosorveglianza 24 ore su 24. Da quel momento ha deciso di non parlare e secondo Mohamed si è ancora più radicalizzato rispetto a prima. «Durante le mie visite in Belgio - ha affermato - ho visto un Salah che era pronto a parlare. Pochi mesi dopo, mi sembra di guardare un'altra persona. È più riservato, più chiuso». Un atteggiamento che egli deplora e che per le famiglie delle vittime deve essere «insopportabile». Secondo Mohamed, che ha fatto visita al fratello in carcere ogni tre mesi, «le condizioni estremamente difficili della sua detenzione sono la causa del suo ritiro in se stesso. A volte ho l'impressione che sia più radicalizzato ora, piuttosto che de-radicalizzato», ha aggiunto, chiedendosi in fine dove siederà il giorno dell'apertura del processo contro Salah. «Dalla parte civile o accanto? È difficile».

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