Paura a Visby, in Svezia. Una donna di 60 anni è morta dopo essere stata accoltellata da un giovane neonazista durante una convention nazionale di politici sull'isola di Gotland, nel Baltico.
In base a una prima ricostruzione, l'omicidio è avvenuto poco prima delle 14 di oggi durante il discorso della leader di centro Annie Loof: l'aggressore si è avvicinato alla vittima e l'ha colpita al petto 9 volte con un'arma affilata tentando poi la fuga, ma è stato fermato subito dopo da un pensionato di 69 anni. La donna è stata immediatamente trasportata in ospedale in condizioni gravissime, ma è deceduta pochi minuti dopo nonostante l'intervento tempestivo dei soccorritori.
«Purtroppo posso riferire che una donna è morta per le gravi ferite riportate», ha detto in conferenza stampa Fredrik Persson, il capo della polizia di Gotland.
Secondo il quotidiano svedese online The Local, l'attentatore è legato a un gruppo neonazista, il Nordic Resistance Movement (NRM). Il giornale Expressen riferisce che il giovane ha già partecipato negli ultimi anni a diverse manifestazioni naziste e spesso scrive per la rivista online di NRM Nordfront, dove, tra le altre cose, ha diffuso teorie del complotto antisemite e negazioniste dell'Olocausto.
Su Facebook ha anche pubblicato le foto delle manifestazioni del gruppo neonazista alle quali ha partecipato. Il suo arresto è avvenuto grazie anche all'intervento di un pensionato che lo ha spinto e gettato a terra per impedirgli di fuggire. L'uomo, Lars Reuterberg, ha detto di aver sentito qualcuno gridare «fermatelo» e di aver visto il 33/enne scavalcare uno steccato con un salto. «L'ho visto, pensavo avesse scippato una borsetta o qualcosa del genere. Non era grosso, non era certo un bodybuilder, quindi ho fatto finta di nulla per un pò. Poi quando mi è passato vicino, l'ho spintonato con forza», ha raccontato il pensionato.