Croazia, coppia uccisa in vacanza: Michele e Lara investiti da un furgone in sorpasso

Tragedia in Croazia: Michele e Lara uccisi da un furgone in sorpasso
Tragedia in Croazia: Michele e Lara uccisi da un furgone in sorpasso
Domenica 3 Luglio 2022, 14:00 - Ultimo agg. 4 Luglio, 21:09
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ODERZO - Dramma in vacanza: una coppia in moto viene travolta da un furgone in sorpasso, nell’Istria centrale, Croazia. Lui, Michele Polesello, 46enne di Oderzo (Treviso) muore sul colpo. Lei, Lara Bisson, 39enne di Noventa Vicentina, si spegne dopo un giorno di agonia all’ospedale di Pola. Non ce l’ha fatta: troppo gravi le ferite riportate nell’impatto.

 

L’incidente è avvenuto venerdì intorno alle 13.25 vicino alla cittadina di Beram. La moto, una potente Bmw, con in sella la coppia veneta stava percorrendo la statale quando all’improvviso è stata centrata da un furgone Iveco, che viaggiava in direzione opposta, da Pisino verso Baderna.

Al volante c’era un 58enne croato, che proprio all’altezza della curva, nonostante la visibilità pari a zero e il divieto di sorpasso, si sarebbe messo a superare una fila di veicoli. Spinto dalla fretta di andare chissà dove. E incurante del pericolo che stava creando. Poi lo schianto frontale, violentissimo. La moto dei due italiani non ha avuto scampo: impossibile evitare quell’ostacolo improvviso. I due motociclisti sono stati scaraventati sull’asfalto, esanimi. Dato l’allarme, sul posto si sono portati i soccorsi. Il centauro, che fino al 2017 ha abitato a Oderzo e ora viveva a Jesolo, è morto sul colpo: inutile ogni tentativo di rianimarlo. La donna aggrappata dietro a lui invece è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Pola, in una corsa contro il tempo per salvarle la vita. Purtroppo non è bastato. La 39enne è morta ieri a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente. 

L'inchiesta

Le autorità croate hanno aperto un’inchiesta: il conducente del furgone verrà denunciato per aver provocato l’incidente costato la vita alla coppia veneta. Il procuratore ha anche disposto l’autopsia sulle salme e tutti gli accertamenti di rito per cristallizzare la dinamica del sinistro. Il nullaosta per il rimpatrio dei corpi è atteso quindi nei prossimi giorni. Del caso si è interessato anche il console italiano a Fiume, Davide Bradanini, che ha fatto da tramite tra le autorità del posto e le forze dell’ordine venete, a cui è spettato il mesto compito di dare la tragica notizia ai famigliari delle vittime. La notizia della tragedia si è diffusa solo ieri pomeriggio nel territorio. In un primo momento le autorità croate e i media balcanici parlavano di un uomo residente a Oderzo e di una donna di Noventa di Piave (Venezia), dettaglio poi smentito nella serata di ieri, in un susseguirsi di notizie frammentarie che ha creato apprensione nelle comunità di volta in volta citate. Soltanto ieri sera, a un giorno e mezzo dalla tragedia, i nomi delle vittime sono stati resi noti. La vacanza di Michele e Lara è finita nel sangue. Adesso la Marca si trova a piangere l’ennesima vittima sulle strade, in questa estate appena iniziata e già piena di croci, piantate sia sulle strade della provincia, che altrove. 

Le vittime, chi erano Michele e Lara 

Michele, nato a Pordenone, aveva vissuto a Oderzo fino a qualche anno fa, in via Manin dove il suo nome è ancora stampato sul campanello del condominio al civico 21. Negli ultimi tempi si era trasferito a Jesolo. Lavorava da anni alla Arrex di Mansué, azienda specializzata nella produzione di cucine. In pausa pranzo spesso andava a trovare l’anziana madre, residente in provincia di Pordenone. I colleghi erano convinti di rivedere Polesello al rientro dalle vacanze. Invece in Croazia ha trovato al morte. Lara invece era originaria di Noventa Vicentina. Laureata allo Iuav di Venezia, lavorava come commercial interior designer al Distretto Creativo di Torri di Quartesolo. 

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