Bitcoin, la truffa di 2 fratelli sudafricani: spariti nel nulla con 3,6 miliardi di dollari

Truffano con i bitcoin, spariti nel nulla con 3,6 milardi di dollari due startupper sudafricani
Truffano con i bitcoin, spariti nel nulla con 3,6 milardi di dollari due startupper sudafricani
Venerdì 25 Giugno 2021, 16:30 - Ultimo agg. 19 Febbraio, 19:04
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In soli due anni avevano accumulato 69mila bitcoin sulla loro piattaforma Africrypt, poi la scomparsa nel nulla. I fratelli Ameer e Raees Cajee, due startupper sudafricani potrebbero aver messo a segno la più grande truffa in criptovalute della storia, facendo perdere le tracce di ben 3,6 miliardi di dollari, questo il valore comlessivo dei bitcoin sulla piattaforma al momento della scomparsa.

Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Bloomberg lo scorso mercoledì ad aprile uno dei due fratelli, Ameer Cajee, di 17 anni, avrebbe informato i suoi clienti che la società sarebbe stata vittima di un attacco hacker, chiedendo loro di non informare le autorità, per non ostacolare il processo di recupero dei fondi perduti.

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Gli investitori, preoccupati per l'accaduto decisero comunque di rivolgersi allo studio legale, Hanekom Attorneys, di Città del Capo. Giù una settimana prima i questo avviso gli stessi dipendenti della piattaforma di criptovalute Africrypt avevano perso il controllo della sistema operativo e intanto dai loro stessi conti sarebbero stati prelevati dei fondi per essere trasferiti ad alcuni servizi rendendoli di fatto non più rintracciabili. In quegli stessi giorni i fratelli Cajee hanno iniziato ad essere irraggiungibili, Hanekom Attorneys ha quindi deciso di allertare la polizia sudafricana.

 

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Una frode analoga si era già verificata l'anno scorso in Sudafrica anche se all'epoca riguardava solo 23mila bitcoin. La piattaforma Mirror Trading International si era resa protagonista di un raggiro da 1,2 miliardi di dollari, tanto valevano i 23mila bitcoin detenuti nei portafogli dei clienti truffati. Bloomberg avverte, tuttavia, che l'autorità finanziaria del paese non può, allo stato attuale, avviare un'indagine contro società come Africrypt, poiché le risorse di criptovaluta non sono considerate prodotti finanziari in Sudafrica.

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