Commenti, immagini, video.
Ma un unico utente: Trump.
L’ex presidente lancia la sua personalissima rivoluzione social: una nuova piattaforma, tutta sua. Sua e basta, appunto.
“Dalla scrivania di Donald J. Trump”, obiettivo? «Salvare l’America».
Unica opzione: seguirlo.
Non si può rispondere né si può in alcun modo interagire con i suoi contenuti, se non condividendoli paradossalmente proprio su Facebook e su Twitter, nemici giurati della sua crociata digitale, ispiratori involontari di questo progetto al limite della mitomania.
Un progetto che affonda le radici nella guerra che dura oramai da anni, da un lato con Mark Zuckerberg e dall’altro con Jack Dorsey.
Un sogno di libertà che, dal suo punto di vista, il tycoon finalmente realizza.
Libertà contro le ammonizioni, le sospensioni e addirittura le cancellazioni definitive dei suoi profili da milioni di follower. Già fuori da Twitter e con la pronuncia del “supremo tribunale di Facebook” attesa proprio per la giornata di oggi.
Libertà di dire e di scrivere quello che gli pare, a senso unico e con la consapevolezza più o meno inconscia di non poter essere contraddetto.
Si presenta con un video in cui mette in guardia da «un tempo di silenzio e di bugie» e in cui proclama il suo «segnale luminoso di speranza».
La speranza di riprendersi l’America, bisbiglia più di qualcuno nella cerchia dei suoi fedelissimi.
La speranza di vincere le elezioni del 2024, deve pensare Trump tra sé e sé.