Padre perde tre figli per un tumore di origine ereditaria: «In 4 anni e mezzo sono morti tutti»

La maledizione dall'economista brasiliano Régis Feitosa Mota

Padre perde tre figli per un tumore di origine ereditaria: «In 4 anni e mezzo sono morti tutti»
Padre perde tre figli per un tumore di origine ereditaria: «In 4 anni e mezzo sono morti tutti»
Alessandro Rosidi Alessandro Rosi
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 19:38 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 09:51
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Ha perso tutti i suoi figli in meno di cinque anni per un tumore ereditario. Una maledizione quella vissuta dall'economista brasiliano di 52 anni Régis Feitosa Mota, che oggi continua a ccombattere contro la stessa malattia.

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Padre perde tre figli per un tumore ereditario, la prima diagnosi

La prima diagnosi arriva nel 2009. Sua figlia maggiore, Anna Carolina, all'epoca 12enne, scopre di avere la leucemia linfocitica acuta, il cancro più comune tra i bambini. Il signor Mota si preoccupa. E decide che i suoi figli devono sottoporsi a un test del DNA. Ma i risultati sono terrificanti. Tutti avevano la sindrome di Li-Fraumeni, una rara condizione ereditaria che aumenta il rischio di cancro in una persona e nella sua famiglia.

Nessuna prevenzione possibile

Nel 2016 i quattro membri della famiglia individuano il problema genetico. Ma si può fare ben poco per fermare il cancro. «La sindrome di Li-Fraumeni non può essere prevenuta», indica la Cleveland Clinic al Daily Mail. Una malattia rarissima: solo cinque famiglie su 20.000, in tutto il mondo, sono affette da questo disturbo.

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Le prime morti

Mota perde per prima la figlia più piccola. A nove anni, Beatriz riceve un trapianto di midollo osseo dopo la diagnosi di leucemia linfocitica acuta. Ma la malattia torna e la piccola muore solo un anno dopo: il 24 giugno 2018, quando ha solo 10 anni. Il padre perde poi il figlio Pedro, che aveva solo 17 anni quando gli è stato diagnosticato un cancro alle ossa, l'osteosarcoma. Dopo essere stato curato quattro volte, si è ammala di cancro al cervello nel 2019 e muore il 30 novembre 2020, all'età di 22 anni. Anna Carolina, la primogenita della famiglia, aveva solo 12 anni quando nel 2009 le è stata diagnosticata la leucemia linfocitica acuta. Dopo un trattamento che comprendeva radioterapia e chemioterapia, sconfigge il cancro in circa tre anni ed è diventata medico. Tuttavia, gli è stato nuovamente diagnosticato un tumore al cervello nel 2021 ed è morta il 19 novembre all'età di 25 anni.

"In quattro anni e mezzo ho perso tutti i miei figli", ha detto Mota, secondo quanto riportato dal "Daily Mail". Mota, a cui è stato diagnosticato un linfoma non Hodgkin nel 2021, ha affermato che nessuno dei suoi genitori aveva la malattia ereditaria. Secondo gli operatori sanitari, sebbene un portatore di questa mutazione genetica possa sviluppare tumori indipendenti o addirittura non sviluppare mai la malattia, il più comune è che hanno una storia di molti parenti che sono morti di cancro.

I rischi di morte

La Cleveland Clinic stima che chiunque sia affetto da questa condizione abbia un rischio del 90% di ricevere una diagnosi di cancro ad un certo punto della propria vita e una probabilità del 50% di contrarre la malattia prima dei 30 anni.

La speranza

Mota, che è ancora in cura per il linfoma non Hodgkin e la leucemia cronica, ha detto di non essersi mai sentito male per aver trasmesso la sindrome di Li-Fraumeni ai suoi tre figli. “I miei figli dicevano che ero una vittima tanto quanto loro”, spiega, aggiungendo: “Oggi la mia opinione è che dobbiamo vivere intensamente, con la massima gioia. Mio figlio ha detto una frase molto coerente: "Nessuno può misurare il dolore di un altro".

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