Gran Bretagna, gli autisti di Uber avranno un sindacato: la sigla Gmb contratterà con l'azienda

Gran Bretagna, gli autisti di Uber avranno un sindacato: la sigla Gmb contratterà con l'azienda
Gran Bretagna, gli autisti di Uber avranno un sindacato: la sigla Gmb contratterà con l'azienda
Giovedì 27 Maggio 2021, 17:31 - Ultimo agg. 28 Maggio, 09:15
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Più diritti, una migliore retribuzione, l'assistenza sanitaria: è ciò che sperano di ottenere gli autisti di Uber del Regno Unito, ai quali è stato finalemnte riconosciuto un sindacato che li rappresenterà di fronte all'azienda. Si tratta della sigla Gmb: «È un primo passo per una vita lavorativa più giusta per milioni di persone», ha commentato Mich Rix, rappresentante del sindacato, alla Bbc. Uber, dal canto suo, ha sottolineato che la decisione mostra l'impegno dell'azienda verso i suoi 70mila autisti britannici.

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Per anni, Uber, che fornisce attraverso la propria app un servizio di trasporto privato, ha resistito all'ingresso in azienda dei sindacati, che chiedevano per gli autisti il riconoscimento di diritti fondamentali come la retribuzione delle assenze per malattia e il salario minimo.

Uber ha sempre replicato affermando che i suoi autisti sono liberi professionisti e non hanno diritto a questi benefit. L'azienda ha però cambiato atteggiamento a marzo, quando la Corte suprema britannica ha stabilito che gli autisti di Uber sono equiparabili ai lavoratori dipendenti, accedendo così ai diritti chiesti dai sindacati. Uber garantisce ora ai propri autisti il salario minimo, ferie pagate e previdenza pensionistica. Con il riconoscimento del sindacato, che potrà ora negoziare per conto dei lavoratori, è stato compiuto un ulteriore passo che potenzialmente rappresenta una svolta per tutto l'universo della "gig economy" in Gran Bretagna.

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