Manchester, uccide il figlio di tre giorni e lo mette in un sacco della spazzatura: «Non mi faceva dormire»

Manchester, uccide il figlio di tre giorni e lo mette in un sacco della spazzatura: «Non mi faceva dormire»
di Alix Amer
Sabato 15 Dicembre 2018, 16:26 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 10:29
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Uccide il figlio di appena 3 giorni mettendolo in un sacco della spazzatura e gettandolo sopra la ringhiera di una scala. Amber Bowling, 21 anni, di Manchester, piccola cittadina nello stato del Kentucky, negli Stati Uniti, ha confessato il suo folle gesto alla polizia. Il fatto è avvenuto domenica e la scoperta l’hanno fatta (molto tempo dopo) alcuni vicini di casa. 

«Stava piangendo tanto, non smetteva più... Troppo rumore, non mi faceva dormire», ha provato a giustificarsi Amber. Il corpicino del neonato, nascosto in un sacco di plastica nero della spazzatura, è stato scoperto da Paul Herd, uno dei tanti residenti dello stabile. «Stavo rientrando dal mio turno di lavoro quando ho visto quella busta che si muoveva lentamente - ha raccontato al quotidiano locale Lex18 - poi ho sentito un flebile lamento. A quel punto ho preso il sacco e l’ho portato dentro casa e ho visto che dentro c’era un bambino, ho subito chiamato i soccorsi e la polizia». Ma quando i medici sono giunti sul posto, hanno potuto solo constatare il decesso. Per lui non c’era più nulla da fare. La polizia ha spiegato che era rimasto in quella posizione per diverse ore. «Non riesco a pensare a quello che è accaduto, mi torna in mente in continuazione», ha detto il figlio di Herd, Tyler. «Siamo tutti tristi per questa tragedia accaduta a pochi passi dalle nostre abitazioni».

Dai primi esami sul corpicino del neonato sono state riscontrate diverse fratture al cranio e alle costole, ma aveva anche subito una forte emorragia cerebrale. Amber è stata arrestata mercoledì alle 15.30 e ora si trova nel centro di detenzione della Contea di Clay. L’omicidio del piccolo ha sconvolto l’intera comunità, nessuno riesce a darsi una spiegazione. «Perché non l’ha portato in ospedale?», si chiedono in tanti. «Ci sono tante famiglie pronte ad accogliere a braccia aperte questi bambini», ha detto lo sceriffo, Angie Johnson. «È stata una scena straziante, non si è mai pronti a tutto questo», ha detto uno degli agenti intervenuti sul posto.


 
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