Ucraina, e-cigarette trasformate in power bank: ecco cosa sta succedendo nelle città del Paese

Ucraina, e-cigarette trasformate in power bank: ecco cosa sta succedendo nelle città del Paese
di Mattia Ronsisvalle
Giovedì 11 Agosto 2022, 18:13 - Ultimo agg. 12 Agosto, 08:30
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Diversi volontari dell’esercito ucraino stanno costruendo power bank per le forze armate del proprio Paese utilizzando batterie delle sigarette elettroniche. Il fenomeno non è un caso isolato come dimostrano le diverse testimonianze.

Dall’inizio del conflitto russo-ucraino abbiamo visto i due Paesi inventarne di tutti i colori per aver la meglio l’un sull’altro. Questa volta l’inventiva del popolo ucraino ha superato ogni aspettativa.

Nella città dell’Ucraina occidentale Rivne i volontari dell’iniziativa pubblica Rivne Red Black stanno realizzando delle power bank con delle batterie usate delle sigarette elettroniche. Le parti superiori e inferiori delle e-cigarette (electronic cigarette, ndr.) vengono smontate e poi viene controllato se le celle di alimentazione sono utilizzabili e sicure, dopo l'intero processo, avviene la saldatura.

«Sono 24 le celle di alimentazione che vengono utilizzate per creare un power bank» – spiega il volontario Anton Lataichuk al sito suspline.media - «La custodia per il futuro dispositivo è creata con una stampante 3D. La batteria è collocata nella custodia con una copertura incollata. Questo fa sì che l’oggetto non si deformi quando cade, restando intatto».
La capacità della power bank dovrebbe essere sufficiente per caricare dieci telefoni cellulari, seppur occorrano circa 12 ore per caricare completamente le batterie esterne ricaricabili.

Il costo di questo dispositivo è di 200 grivna, circa 6 euro. Invece, un simile power bank costa almeno un migliaio e mezzo di grivna in un negozio (quasi 40 euro, ndr.).

«L'idea stessa di creare power bank dalle celle di alimentazione è nata per caso. All'inizio di febbraio volevo condurre un esperimento e scoprire quante celle di alimentazione sono necessarie per caricare uno scooter elettrico. Ma la guerra ha fatto sì' che il nostro progetto vertesse sulle power bank fai-da-te», afferma Anton Lataichuk.

Nonostante siano state consegnate più di 30 power bank, i volontari di Rivne hanno iniziato una campagna social indirizzata a chiunque voglia aiutarli donando soldi o strumentazione necessaria a far proseguire la loro missione.
 

 

La rete delle power bank

Non è solo la città di Rivne a creare power bank.
Cinque cittadini di Kiev hanno messo su un team di inventori che lavorano nel campo dell’IT (sistema informatico, ndr.). Il gruppo comprende l'artista Natalia Yelenovska, i programmatori di back-end Oleksiy Marchuk e Dmytro Yaremenko, la tester Anastasia Latysheva e lo sviluppatore di back-end Ivan Volynets.

Lo sviluppatore ha introdotto un’interessante novità: nella parte anteriore delle power bank è stato inserito un dispositivo per la visione notturna realizzato con un filtro per telecamere a infrarossi su dischi dvd.
«Questa non è una termocamera, è praticamente impossibile realizzarla in casa. Si tratta di un dispositivo per l'osservazione al buio, basato su una lampada a infrarossi.

Ho modificato le impostazioni e ho integrato nella fotocamera una torcia a Led ad infrarossi a 940 nanometri», spiega Volynets al sito d’informazione 44.ua.

Nella città di Odessa è nato il progetto UArmyEcoPower.
L’idea nasce dalla mente dello specialista IT e volontario della 126ª Brigata di difesa territoriale Gleb Vareshkin.

I coinvolti nel progetto sono nove e sono loro a costruire e consegnare le power bank alle truppe in prima linea nella 61ª e 79ª brigata.
«Il riutilizzo delle sigarette elettroniche salva l’ambiente e ci permette di aiutare le nostre milizie con un costo davvero basso. Con le altre città stiamo creando una rete per supportate Zelensky e il nostro popolo», conclude Vareshkin.

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